"Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l'avete fatto a me"
Mt 25,40

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LA COMUNITA' CONSACRATA OASI DON BOSCO

CON DON BOSCO IN MEZZO AI GIOVANI




La Comunità Consacrata "Oasi Don Bosco"
vive attualmente a Ispica, in Provincia di Ragusa, Diocesi di Noto,
ed è costituita da 3 Fratelli Celibi (Carmelo, Claudio e Stefano)
e due Coppie di Sposi (Daniele & Floriana e Seby & Daniela)




Il VESCOVO è venuto a Benedire la nostra Casa ancora prima dell'Inaugurazione ufficiale
e ci ha consegnato una Parola da vivere insieme alla sua Benedizione.
Parola che è diventata il "Cuore" della nostra Vita Comunitaria...




"Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli,
l'avete fatto a me": c'è tutto!!!
Con larga e cordiale Benedizione..."
Giuseppe Malandrino Vescovo di Noto

GRAZIE ECCELLENZA...



Alla Comunità fanno riferimento tantissimi Giovani e Famiglie di tutta la Sicilia
che partecipano alle attività dell'Oasi e ne condividono gli Ideali...




La Comunità è Spiritualmente seguita dal Vicario del Vescovo Mons. Francesco Guccione
e da padre Mario Gugliotta, sacerdote nella parrocchia dove l'Oasi è ubicata



Il Rettor Maggiore dei Salesiani Don Pascual Chavez, successore di Don Bosco
è per la nostra Comunità un punto di riferimento essenziale insieme al nostro Vescovo, e al suo Vicario





LA BENEDIZIONE INVIATACI DAL RETTOR MAGGIORE

Direzione Generale Opere Don Bosco -
ROMA - 5 Gennaio 2005

"Carissimo Carmelo
e Comunità del Centro Accoglienza
"Oasi Don Bosco",
vi ringrazio per l'omaggio
dei due libri che mi avete regalato
e che raccolgono la vostra esperienza.
Affido voi e i ragazzi
alla cura materna della Madonna.
LEI GUIDI e BENEDICA
le vostre persone ed attività.
Cordialmente,
in Don Bosco..."


Don Pascual Chavez

Don Luigi Perrelli, Ispettore dei Salesiani di Sicilia
per noi rappresenta don Bosco... il suo Cuore è veramente "Grande"





Papà Luigi Ti Vogliamo Troppo Bene

Alla base della nostra Vita di donazione c'è un binomio inscindibile:
SPIRITUALITA' PROFONDA E FORMAZIONE SOLIDA


La Benedizione di Sua Ecc.za La Piana, Arcivescovo di Messina, sulla nostra Comunità


Insieme a Mons. La Piana Vescovo di Mazara e "Angelo Custode" della nostra Comunità


Il giorno dell'inaugurazione della nostra Casa Famiglia... insieme al nostro carissimo padre Gaetano


Insieme al Fratello e Amico Giosy Cento




Il nostro Vescovo nella sua prima visita all'Oasi

L'attenzione ai Giovani, soprattutto i più Poveri e il sostegno alle Famiglie
sono la nostra scelta Missionaria prioritaria





Comunità
OASI DON BOSCO

...l'avete fatto a me (Mt 25,40)

 

 

ALCUNI ARTICOLI DELLA NOSTRA REGOLA




Nella sua visita, il nostro Vescovo, ci ha consegnato assieme alla sua Benedizione
un versetto della Scrittura, da vivere comunitariamente.
Questo versetto (Mt 25,40) noi lo abbiamo assunto come centro della nostra vita comune
e continuo riferimento per le azioni quotidiane:

"Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatto a me"
Mt 25,40

1.            Noi della Comunità Oasi Don Bosco siamo un gruppo di fratelli e sorelle che spinti dal desiderio di rispondere all’amore di Gesù abbiamo scelto di lasciare ogni cosa per seguirlo. La nostra vocazione nasce dalla riconoscenza verso Colui che ci ha amati per primo e ci ha chiamati, poiché in Lui amare e chiamare coincidono. Vogliamo pertanto consumare la nostra vita nella dedizione a Dio e ai fratelli più poveri, con una speciale predilezione verso i ragazzi e i giovani.

2.            Vogliamo che la nostra vita sia una risposta libera e gioiosa all’amore di Dio e vogliamo che questo amore si riversi sui fratelli che vorrà metterci accanto. Infatti nessuno può illudersi di amare Dio che non vede se non riesce ad amare il fratello che vede
Essendo l’amore il pieno compimento della legge e la comunione di vita la sua piena manifestazione, noi dell’Oasi abbiamo deciso di vivere insieme in cenacoli di vita comune aperti all’accoglienza dei giovani, soprattutto i più poveri e abbandonati.

3.            Il desiderio di anticipare il Regno ha fatto nascere in noi il bisogno di mettere tutto in comune: ciò che siamo e ciò che possediamo. Pertanto viviamo la piena comunione di beni tra fratelli e sorelle che vivono il celibato, mentre la comunione è parziale con le coppie sposate.

4.           Nella missione in mezzo ai giovani facciamo riferimento al sistema educativo di San Giovanni Bosco che consideriamo padre, maestro e amico della gioventù, da egli definita la porzione più delicata e preziosa dell’umana società. Il suo sistema preventivo ispira i nostri interventi educativi e la nostra presenza laddove i ragazzi vivono.

5.           L’amore per i giovani e il servizio reso a loro è il modo in cui ci sentiamo chiamati a spendere quell’amore che Dio ha riversato in noi.

6.           La nostra consacrazione secolare si esprime innanzitutto negli impegni quotidiani di lavoro e di responsabilità sociale. In quanto laici siamo impegnati a consacrare il mondo con la nostra semplice presenza. Vogliamo essere un po’ di lievito in mezzo alla pasta.

7.           Per noi è centrale il problema dell’educazione della gioventù e per questo spendiamo le nostre energie. Educare i giovani e sostenere gli educatori è la nostra scelta missionaria prioritaria. Vogliamo occuparci dei ragazzi e delle famiglie per costruire una società migliore.

8.           Come educatori vogliamo andare laddove i giovani vivono e si ritrovano. Vogliamo privilegiare l’educazione di strada, della piazza, del muretto, etc…

9.           La nostra azione educativa è al servizio delle città dove siamo presenti. Collaboriamo con tutti coloro che hanno a cuore la salvezza della gioventù.

10.          Vogliamo servire la Chiesa mettendoci a disposizione della pastorale giovanile e familiare delle diocesi e delle parrocchie, in piena collaborazione con il Vescovo e i sacerdoti.

11.          La nostra donazione alla missione giovanile non pregiudica né sullo stato di vita personale né sulla scelta professionale. Possono far parte della comunità sia celibi (laici e sacerdoti) uomini e donne, che sposati.

12.          Chiamandoci alla vita consacrata il Signore ci invita a pregare incessantemente per mantenerci saldi e radicati in Lui. Siamo consapevoli che solo l’intimità con Dio Trinità, fonte di ogni bene, può permetterci una fedeltà creativa e crescente alla nostra donazione e missione.

13.         Una vita spirituale profonda riteniamo sia fondamentale per il nostro apostolato. Sappiamo che essere apostoli dei giovani è possibile solo se c’è una forte vita di preghiera. Vogliamo vivere l’unità tra azione e contemplazione, poiché solamente così possiamo integrare fede e vita, missione e vita interiore.

14.          L’Eucarestia è il centro della nostra vita e della nostra giornata. E’ fondamentale per noi partecipare alla messa quotidiana, possibilmente all’inizio della giornata per comunicarci col corpo e sangue di Cristo, fonte di energia e di amore e da lui attingere forza per il nuovo giorno.

15.          Particolare importanza diamo alla parola di Dio che illumina giorno per giorno i nostri passi e ci dà forza. La meditazione sulla Parola e la lettura di buoni libri è per noi un altro momento fondamentale.

16.          La nostra preghiera è semplice e gioiosa. La preghiera comune scandisce la giornata: lodi mattutine e vespri serali, preghiera prima di consumare i pasti, preghiera prima dei viaggi missionari, etc… La preghiera personale poi accompagna tutti i momenti della giornata sotto forma di preghiera vitale.

17.          La consapevolezza della nostra fragilità e del fango che siamo ci invita ad una continua conversione. Attraverso l’esame di coscienza quotidiano, la correzione fraterna e il sacramento della riconciliazione vogliamo vivere in costante atteggiamento penitenziale.

18.          La spiritualità dell’Oasi vogliamo che sia la spiritualità della gioia e della festa. E’ attraverso il volto sereno e il sorriso che vogliamo trasmettere quella speranza che ci abita e raggiungere quei giovani che spesso vivono nella tristezza e nella noia. La festa, la musica e l’animazione ci permettono di raggiungere i giovani e parlare la loro lingua.

19.          La Comunità vive ogni mese il suo ritiro spirituale e ogni anno i suoi esercizi spirituali.

20.          Nella nostra spiritualità occupa un posto importante l’amore a Maria Ausiliatrice nostra mamma che intercede per noi e per i nostri ragazzi: basta che un giovane entri nella nostra casa che subito Maria lo prende sotto la sua speciale protezionE

21.          Don Bosco è per la nostra comunità padre maestro amico, modello e protettore.


"Noi abbiamo creduto all'Amore..." 1 Gv 4,16




UN AMICO FEDELE
Un amico fedele

è un balsamo nella vita,
è la più sicura protezione.
Potrai raccogliere tesori d'ogni genere
ma nulla vale quanto un amico sincero.
Al solo vederlo, l'amico suscita nel cuore
una gioia che si diffonde in tutto l'essere.
Con lui si vive una unione profonda
che dona all'animo gioia inesprimibile.
Il suo ricordo ridesta la nostra mente
e la libera da molte preoccupazioni.
Queste parole hanno senso
solo per chi ha un vero amico;
per chi, pur incontrandolo tutti i giorni,
non ne avrebbe mai abbastanza
San Giovanni Crisostomo











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OASI DON BOSCO

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