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          | 
          CAMMINANDO PER IL MONDO 
          IN COMPAGNIA DI DIO
 
          Briciole 
          di Poesia a cura di Armando Trigilia e Giuseppe DiPietro
 
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          |  Cari 
    ragazzi dell’Oasi, non è la prima volta che mi soffermo a riflettere e scrivere durante questo 
    mio cammino umano,
 desiderando  viaggiare sempre in compagnia di Dio anche se non ne sono degno 
    compagno.
 Ho fino ad ora lasciato per strada tanti pensieri miei e tante riflessioni 
    perché scritte su pezzi di carta che, poi, si son persi.
 Voi, adesso, rappresentate la mia Oasi e, così, chiedo cortese ospitalità
 per questi mie pensieri.
 Belli, brutti, tristi , allegri, banali o come verranno fuori, vi prego di 
    accoglierli e riservare loro anche un piccolo angolo nella vostra casa. Voi 
    di solito accogliete vite umane con i loro pensieri, le loro ansie e 
    speranze. Io vi chiedo di accogliere i pensieri, le ansie e le speranze  di 
    una vita umana, così come sentirò di consegnarli.
 Grazie,  ragazzi.
 Armando Trigilia
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          Ai mille compagni del mio
          
          Santo Viaggio
          Sono parole nate
          
          dopo un momento di 
          comunione con una persona, dopo uno sguardo attento al Creato, dopo 
          aver condiviso un tempo di dolore fisico e spirituale, dopo aver 
          ascoltato una canzone,….. dopo aver vissuto un momento di unione con 
          Dio.
          Ma sono anche parole 
          semplici che dono a ciascuno perché dopo averle riposte nel suo cuore 
          questo diventi Uno con il mio.Giuseppe Dipietro
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		LUNGO LA TUA SCIA Lungo la Tua sciadall'alba al tramonto,
 dal bianco al nero,
 dalla terra al cielo,
 una luminosa scia.
 Giuseppe - 26 Aprile 2008 
 LA TUA VOCE Sibilo tra le gole 
		di montagne.Fischio tra gli alberi di una pineta.
 Sciacquio del mare.
 E’ la Tua 
		Voce. Gemiti di un bimbo 
		che nasce.Lamenti da un letto d’ospedale.
 Emozioni che parlano al cuore.
 Riconosco 
		ancora la Tua Voce. Nel silenzio di un 
		mattino di primavera,nei volti di mille persone,
 nelle note sparse nell’aria,
 mi affretto a cogliere la Tua Parola.
 Saziarmi della Tua 
		Luce.Vivere del Tuo Amore.
 
		Giuseppe - 6 Marzo 2007 
 
	NONNO 
	Io non ho avuto un nonno da 
	volere bene,non saprò mai come son dolci le carezze sue.
 
	Quali racconti su quelle 
	righe in fronte,solcate dentro ogni ruga sua.
 
	Nella sua mano la mia mano 
	stretta,unisce anni che nel silenzio parlano d’amore.
 
	Dietro quei vetri degli 
	occhiali grandiguarda ora un mondo che ha perso di colore,
 perché ogni giorno dimentica d’amare.
 
	Vorrei donargli una carezza 
	mia che scorra lieve su quel volto antico,come rugiada che rinfresca il fiore, ogni mattino sgorga dal mio cuore.
 
	Armando – 24 settembre 
	2006(dedicata al papà di Carmelo Impera in occasione del suo 72esimo compleanno)
 
 
	LA GIOIA 
	La vai cercando in ogni angolo 
	nascosto,la desideri come goccia che disseta.
 
	Come acqua che lava ciò che 
	sordido,come vento che spazza la polvere del cammino.
 
	Come un velo che si strappa 
	dalla nuda terra,desideri che sorga all’alba del tuo giorno.
 
	Se aspetti la gioia,quella che nasce dalla sofferenza,
 quella che sta sotto ogni cosa,
 c’è un modo per trovarla.
 
	Se desideri che ti inondidi pace e di ardore,
 di luce e di candore,
 c’è un modo per averla.
 
	Se il tuo cuore la bramae la tua mente possederla,
 c’è un modo per cercarla:
 chiederla, ma soprattutto amarla.
 
	Giuseppe 31 Luglio 2006 
 
	COME UN LAMPO 
	 Come un lampo folgora l’anima,
 passaggio nella vita
 la morte è!
 
	Se colpisce una tenera età:che strazio!
 
	Se riguarda una quercia  adultati chiedi sempre perché.
 
	Che sia esterioreo interiore:
 che differenza c’è?
 
	Ma il Signore della Vitala possiede tra le sue mani.
 Egli sa quando si presenterà.
 
	A te solo il ricordo di essa,il pensiero che passaggio all’Altra Vita è.
 Oggi come domani.
 
	Giuseppe - 24 Luglio 2006 
 
A CARMELO
 Gli Anni di mezzo
 Sei nel tempo della luce,
 nel mezzo del giorno
 che illumina senz'ombra.
 
 Splendi a te stesso e agli altri,
 senza angoli di buio,
 forte dei tuoi anni migliori.
 
 Gli anni della bellezza d'uomo
 che, dall'alto del monte, gioisce
 e ora delle spighe bionde
 di grani di saggezza.
 
 Della stessa vetta
 guarda con serenità
 i colori del tramonto,
 imparare ad amare
 quelli d'autunno.
 
 Armando - 22 aprile 2006
 
 
	OCCORRE L’AMORE 
	  
	
	Luccicanti balconi mediterranei 
	
	addobbati a festa. 
	
	Insozzate panchine di poveri
	 
	
	stracciati nel giorno. 
	
	Ma è Natale? 
	
	  
	
	Manichini agitati 
	 
	
	di borse piene 
	
	che non fan felice il cuore. 
	
	Cerimonie e folclore 
	
	senza sapore. 
	
	Sarà Natale? 
	
	  
	
	Occhi di bimbo illuminati 
	
	al calar della sera 
	
	da una filastrocca vera. 
	
	  
	
	Volto appassito nella sera della 
	vita 
	
	a cui stringi le dita. 
	
	  
	
	Scintilla d’amore 
	
	che si accende nel cuore. 
	
	  
	
	Di lui, di me, 
	
	così Natale è, 
	
	perché nasce Gesù. 
	  
	
	Giuseppe - 24 Dicembre 2005 
 
	SAPRO’ AMARTI? 
	Quando le mie carni saranno deboli,quando il mio spirito sarà affievolito,
 quando come una candela
 sarà consumato il mio fiato,
 saprò amarti?
 
	Quando i miei occhi non avranno più lacrimee la mia bocca non avrà più voce,
 so che Tu continuerai ad amarmi.
 
	Giuseppe - 4 Novembre 2005 
 UN 
	AMORE APPASSIONATO 
	Ai piedi di un alberoincapace di camminare,
 poi l’angoscia sconvolge.
 Il tempo diventa infinito.
 
	Nuda nell’anima,gli occhi non vedono,
 poi il vuoto ascolto.
 Il tempo diventa assurdo.
 
	Lei è Lui.  
	Ti guardo nella pena,non mi sento in vena,
 amandoTi è gioia vera.
 
	Giuseppe - 
	31 Ottobre 2005 
 
		
		29 OTTOBRE 2005 Ti amo come sei,nel dolce ricordo di come siamo stati,
 nell’attesa di ciò che insieme ancora saremo.
 L’amore dell’attimo che del passato vive e del futuro si nutre.
 Sei la mia terrache matura il seme del nostro amore.
 Ti sei vestita di 
		primaveraregalando il profumo dei nostri fiori.
 
	Armando - 29 
	ottobre 2005dedicata alla moglie Pina in occasione del suo Compleanno
 
 
	LUCI NELLA NOTTE(preghiera)
	A tinte fosche la scena della 
	vita,lacrime incidono come spade nelle carni.
 Tutto sa di fango, di miseria umana,
 e mi viene da chiedere dove ti sei nascosto.
 
	Poi ancora lacrime,come macigni sul cammino,
 e mi chiedo ancora dove sei o Dio.
 
	Mi abbandono a te consegnandoti le sue e le mie lacrime,
 torno a te e a chi se non a te.
 
	Poi come luci nella notte le tue 
	parole,la tua forza impetuosa,
 e giù stavolta lacrime:
 di commozione.
 
	Cosa sarebbe il mondo senza te,che sei il profumo della vita.
 
	 Giuseppe 
	- 22 Ottobre 2005 
 
		
			
			PIETRE E FIORI
			Come pietre sparse sulla 
			stradacome spigoli di un muro: la tua indole.
 
			Fretta nel fare.Tutto avere.
 Il mondo grigio più che mai.
 Il colore nero più che puoi.
 
			Come fiori dal profumo 
			penetrante.Come ali al vento.
 Siam colori luccicanti.
 
			Pace nel fare.Tutto donare.
 
			In fondo così siamo noi.Parte di un immenso creato.
 Frammenti d’amore.
 Di un Dio che ci contiene nel suo cuore.
 
			Giuseppe - 15 Ottobre 
			2005 
 
			OASI DON BOSCO 
			Bussando, col tuo volto di povero,
 ti accoglierò Signore.
 
			Riempirai di luce questa casa,splenderanno le sue mura.
 Sarà 
			nuova grotta di Betlem,dove il tuo Amore
 accoglie e contiene
 il mondo intero.
 
			Armando - 11 ottobre 2005Dedicata all'Oasi in occasione del 3° anniversario della fondazione della Comunità di 
			Accoglienza
 
 SPINE E 
	CORONE 
	Sono aculei appuntiti che trafiggono il corpo e l’anima.
 Sono spine di una rosa sfiorita.
 Sono chiodi acuminati.
 Sono lacrime copiose,
 
	Son corone del tuo rosariooh Madre.
 
	Giuseppe - 7 
	Ottobre 2005Festa di Maria, Madonna del Rosario
 
 SAPRO’  
	Dei pensieri di un uomo non mi è dato sapere,di una farfalla non conosco il volo,
 del cammino del viandante non so la meta.
 
	Delle stelle non conosco la luce,né del buio il nero colore,
 del mio cuor non so le emozioni,
 del suo amor non so.
 
	Quando saprò? 
	Della rugiada del mattino m’inzuppo le mani,del forte vento ne assorbo il calore,
 del frastuono assordante ne ascolto il silenzio.
 
	In mille parole cerco la parola,nel caos dei pensieri il sentimento dell’amore.
 
	Adesso so! 
	Giuseppe - 2 
	Ottobre 2005 
 UN 
	GESTO D’AMORE 
	Vorrei, oh Signoreche l’ultimo istante della mia vita
 fosse un gesto d’amore.
 
	Che il mio volto donasse il Tuo sorriso,che il mio cuore il Tuo affetto,
 la mia mente il Tuo pensiero,
 le mie mani, il Tuo calore,
 
	… 
	Così. Ogni istante della mia vita.
 
	Giuseppe - 20 Agosto 2005Dedicata alle pope del centromariapoli di Praga.
 
 
		
			IO 
			ACCOLGO TE... Nel 
			respiro stanco sul cuscino,nell’alba di preghiera di ogni nuovo mattino.
 Nella 
			fatica del lavoro di ogni giorno,nell’attesa del tuo inconfondibile bussare.
 Nel 
			disordine delle mie abitudini,nei tuoi ritardi impossibili.
 Nelle 
			mille carte fuori posto,nel pigiama appeso sulla sedia della cucina.
 Nelle 
			tue lunghe chiacchiere al telefono,nelle mie solitarie partite in TV.
 Nella 
			mia stanchezza,nella tua rituale pizza con gli amici.
 Nei 
			bambini da portare a scuolae nei loro compiti di casa.
 Nel 
			tuo continuo mal di testanella mia paura per una puntura.
 Che 
			importa, ho deciso di sposarti:amo il tuo respiro stanco sul cuscino,
 e l’alba di preghiera di infiniti nostri nuovi giorni.
 
			Armando - 17 giugno 2005 
 SPOSA Coglimi, 
		sono il fiore che hai scelto nel giardino del mondo.
 Per te mi 
		sono vestitadei colori più belli.
 Per te ho 
		accoltola luce del sole
 e il buio della notte;
 il freddo dell’inverno
 e il risveglio della primavera,
 attendendo la nostra estate.
 Tutto ho 
		fatto per te,perché tu gioissi
 di adornare la tua casa,
 mostrandomi bella
 per la tua felicità.
 Armando 
		- In occasione dell’incontro delle coppie dei fidanzati presso l’Oasi 
		don Bosco - 9 giugno 2005 
 
		GLI 
		UCCELLI DI DIO Mi sono 
		capitati innanzi all’improvviso, dietro quell’ultima curva che accede 
		alla salita che porta al colle del mio paese.Venivo dalla campagna e gli occhi raccoglievano, distratti, fiori rossi 
		e gialli: figli selvaggi dei campi e della nostra primavera.
 Lì, sul ciglio della strada, loro, con la loro inaspettata presenza, a 
		sconvolgere il mio sguardo e la mia mente.
 Padre, 
		madre e figlio. A piedi, 
		in cammino per la loro sempre nuova e inesplorata strada. E così, verso 
		nuovi non pensati passi.Dietro, gli altri solitari passi, persi senza nostalgia come i loro 
		ricordi. Verso il tramonto di un giorno che non è sul calendario.
 Al vento i capelli e i loro visi e quel bimbo sulle spalle di lei, in un 
		marsupio di semplice scialle colorato.
 Tre nomadi fiori di campo che spazzano, all’apparire, tutte le mie 
		certezze, tutte le mie comuni ragioni, quasi a circuitare ogni logica 
		del mio pensiero.
 Tutto, 
		così, mi appare vacuo e relativo, di fronte, come sono, a quelle 
		intimità dell’Essere che avanzano fiere di una povertà mostrata senza 
		orpelli, scevra dall’ansia del domani.In loro non si coniuga che il presente dell’Essere che, in sé, racchiude 
		e annichilisce il presente dell’avere.
 E’ il Sé 
		che è e si possiede a un tempo. Avrei 
		voluto fermarmi e chiedere loro "perché?"; sono stato, invece, io a 
		sentirmi interrogato nelle mie umane certezze.Rimproverato per tutte quelle volte che non ho avuto il coraggio di 
		affidarmi solamente alle certezze di dio.
 E’ stato come assaporare la primavera di un Dio che per ogni uccello del 
		suo cielo procura il cibo, solo se da terra sa spiccare il volo.
 In 
		occasione del ritiro dell’Oasi don Bosco 
 
A CARMELO 
Presi per manonei labirinti della vita.
 
Con te scoprireche la vera meta
 non è arrivare
 ma insieme camminare
 con la certezza
 che ti vorrò amare.
 
Armando - 22 aprile 2005 (in 
occasione dell 42esimo compleanno di Carmelo) 
 
	OLTRE 
	Gocce di lucele mie lacrime
 sulla città.
 
	Offerta del mattinoper le mani di Lei.
	Antichi saporirinnovati dall’amore.
 
	Rivivoancorato a Lui
 presenza senza fine.
 
	
	Giuseppe - 21 Aprile 2005 
 
	
	PUPA DI PEZZA 
	Per la festa del mio paese,dal banchetto del mercato etnico,
 silenziosa mi guardi.
 
	Piccola pupa di pezza colorata,quasi nascosta
 tra altre mille umili cose.
 
	Esile figura di donna scura e 
	lontana,con gli occhi disegnati da un puntino,
 e uno sguardo di silenzi e di perché.
 
	Un cappello di raffia coloratoripara un volto bruciato dal sole,
 arso dalle fatiche della vita.
 
	Esile donna del Madagascar,piccola pupa di pezza colorata,
 nelle mie mani per una carezza,
 ed un domani che a te sia migliore.
 
	Armando - 12 Marzo 2005 
     
    LIBERO 
    E' dal primo vagito che ti 
    appartieni libero:la libertà dei figli di Dio.
 Lui ti ha voluto libero,
 libero nella possibilità più grande
 che ti ha donato: l'amore.
 
    Lui ti ha voluto così liberoda non pretendere il tuo amore
 in cambio della vita donata,
 perché l'amore è esso stesso dono.
 
    L'amore non si conquista,non si chiede, non si pretende.
 L'amore è un invito:
 "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi".
 
    L'amore vero nasce dalle parole"T'amo": sono io ad amarti.
 Non sarai tu a chiederlo e pretenderlo,
 potrei restituire facili bugie d'amore.
 
    Ecco perché l'amore è la libertàdi farsi schiavi d'amore.
 
    E se Dio accetta solamentel'amore donato,
 quanto sarà grande l'amore
 di un uomo verso un altro uomo
 se sarà come quello di Dio?
 
    Non chiedermi mai se ti amolascia che sia io a regalarti il mio amore.
 Sono io che ti apro il cuore
 e tu ne sarai contenuto.
 
    Armando - 1 Febbraio 2005 
      
    UNICO 
    Tu sei unico.  
    Non dalla notte dei tempi,ma dall'eternità che non ha albe e tramonti,
 Dio ti ha pensato unico.
 
    Tu per Lui sei tu e solo tu.In te c'è tutta l'Umanità,
 nella sua diversità
 e nella tua unicità.
 
    Tu sei chiamato all'eternità.Vivi nel tempo degli uomini
 quale immagine di Dio
 e ne sei il testimone.
 
    In te c'è il marchio 
    dell'eterno,c'è la potenza del divino.
 Tu sei la profezia della salvezza
 tutte le volte che, unico,
 ti fai testimonianza dell'Umanità.
 
    Fa che l'amore infinitoChe hai per te, unico,
 sia uguale a quello per l'Umanità
 di cui sei immagine.
 
    Armando - 1 Febbraio 2005 
 
      SILENZIO 
      DI RESURREZIONE (TSUNAMI) Dagli 
      abissi,dal buio degli abissi il silenzio del mare
 prepara forte, inatteso, il suo urlo.
 Dolore e 
      morte:figli di questo silenzio
 terribilmente inspiegabile.
 Il fragile equilibrio del mondo si incrina.
 Si spezza, sanguinante,
 lungo le sue antiche ferite.
 E’ l’attimo dell’eterno
 Che irrompe, travolge, trasforma.
 
 E noi…
 uomini atterriti dall’urlo del silenzio.
 Il silenzio dell’umana disperazione
 e dell’irrisolto perché.
 Tutto, 
      allora, è solo attesa della TUA PAROLA:luce negli abissi del silenzio disperato degli uomini.
 Tutto, allora, è nel mistero
 della tua umana morte in croce:
 ferito, sanguinante,
 arreso, così, per la RESURREZIONE DEL PADRE.
 Armando - 
      Capodanno 2005 (Mont. Gebbia - Campo invernale "Oasi Don Bosco") Dedicata a tutte le vittime del tsunami del 26.dicembre 2004, perché il 
      Signore li possa accogliere nel suo REGNO DI PACE e dia consolazione a 
      tutti....
 
 
    ERI TU 
    Con la macchina sfreccio,sembro il vento di libeccio.
 A volte la vita è fatica.
 Un’auto lampeggia: mi dica?
 
    Non ha sentito il botto?Il vetro mi ha rotto!
 
    Guardo la carrozzeria,ma questo è malato di pazzia!
 Forse ero sopra pensiero!
 Ma chi è questo straniero?
 
    Ancora sfreccio in mezzo ad un 
    rodeo,io uomo europeo.
 Alzato al cielo un dito tra le dita:
 mi dica?
 Il motore si è rotto
 E sono qui senza cappotto.
 
    Una cunetta e l’auto di fronte,un pensiero travolge la mente.
 Penso alla mia amata,
 mi butto oltre la strada.
 
    Scendo e lo abbraccio,si rompe il “ghiaccio”,
 due cuori si incontrano,
 le mani si stringono.
 
    Come un amplificatore parla il centro del cuore.
 Era sempre un’auto blù,
 ma certo eri Tu!
 
    
    Giuseppe - 25 dicembre 2004 
 
    AMORE IMMENSO 
    Come un filmpassa davanti agli occhi
 la tua vita
 e vedi
 nella prospettiva della morte
 quanto sono vuote le tue mani.
 
    Dici i tuo sie Lui Amore Immenso
 le riempie.
 
    Sono atti d’amorefatti nel passato,
 calati nel presente,
 costruiti oggi pensando al futuro.
 
    Lui è l’Amore Immenso,Lui l’Amore Eterno,
 Chi da ieri ti ama
 e domani ti amerà.
 
    
    Giuseppe - 10 Dicembre 2004 
      
      
      LA META 
      Quale meta raggiungerà l’uomo alla fine della vita?
 Per quale strada
 percorrerà l’oggi?
 
      Su una croce egli non può che 
      stare.La destra piantata al chiodo del suo impegno sociale.
 La sinistra piantata al chiodo del suo impegno ecclesiale.
 Ai piedi 
    quello della famiglia e del lavoro.Lo sguardo rivolto al Padre.
 
    Anche da Terra si vede e si rimane
 in Cielo.
 
    
    Giuseppe - 8 Dicembre 2004 
 
    IGNACIO 
    Ti cerca e ti telefona a tutte 
    le ore,desidera amore,
 è Ignacio col suo maglione giallo.
 A volte mi imballo.
 
    Pur non lavorandoti coinvolge comunicando,
 cose da fare
 dolori da consegnare.
 
    Prima ripetendosi era una noia.Ora è sempre lo stesso: che gioia!
 Ignacio, hai imparato a volerlo bene.
 Nell’anima hai capito che è uno perbene.
 
    Ma i tuoi occhi han visto oltre.Ignacio non è che Gesù
 e Lui è molto di più.
 
    
    Giuseppe - 4 Dicembre 2004 
 
PARLAMI
    Parlami!Nel silenzio della notte,
 al chiarore del mattino.
 Parlami!
 
    Nell’attesa mi lascinell’angoscia ancor Tu taci.
 Perché non parli?
 
    Provo ad ascoltarti.Nella quiete rimanere,
 della pace innamorarmi.
 Ma Tu parlami!
 
    Della terra sono il ciel,e del ciel son le stelle,
 delle stelle sono il cosmo,
 e del cosmo il Paradiso.
 Parla tu di Me!
 
    
    Giuseppe - 26 Novembre 2004 (Sassone) 
 
    VECCHIO PARROCO
    Vecchio parroco eri giovane
 quando io con i calzoni corti
 gironzolavo tra sagrestia e ambone.
 
    Amato parrocoeri ancora giovane
 quando mi accompagnavi nelle scelte della vita,
 in quelle morali, soprattutto spirituali.
 
    Antico parrocodal sapore di campagna,
 maestro, guida, padre,
 a cui ho donato dolori, gioie e vittorie.
 
    Sapiente parrocoinnamorato di Maria,
 a cui ho stretto mille volte le mani
 e vi ho trovato calore.
 
    Dolce parrocodal cuore grande
 da cui ricevo il perdono
 e l’amore di Dio.
 
     Giuseppe - 23 Novembre 2004 
 
    LIEVITO E SALE 
    Cosa sarebbe un frutto insapore,o un cuore senza sentimento,
 un fiore incolore,
 o un cielo senza nuvole.
 
    Cosa sarebbe una terra 
    inaridita,o un giardino senza farfalle,
 il  mare dissalato,
 il pane senza lievito.
 
    Così della nostra vita senza 
    amoredei nostri slanci senza passione,
 dei nostri pensieri senza ragione.
 
    Di Te che Sei il lievito e il 
    sale della Vita. 
    
    Giuseppe - 19 Novembre 2004 
 
      Orizzonti 
      nuovi e più lontanil'ultima stella che confina l'universo
 e l'abisso del mare più profondo.
 
      Albe di 
      sempre nuovi amori,famelici futuri di presenti,
 ingordi figli dell'umana abitudine.
 
      E dal limite 
      che aspiriamo all'infinito,da quel soffio di eterno
 dentro un pezzo di creta.
 
Armando - 14 Novembre 2004 
 
    DA AINATAC A FALLUJA
    Cuori induriti, coltelli 
    affilati.Animali che entrano, sangue che esce.
 Rumori di seghe coprono i lamenti.
 Spruzzi d’acqua lavano le stanze.
 Macello.
 
    Immersi nell’odio, armi puntate.Soldati che entrano, disperati che scappano.
 Frastuono di bombe sommerge le grida.
 Tam-tam mediatico cancella le coscienze.
 Carnaio.
 
    Ainatac o Fallujason nomi e basta.
 Cieco business e odio
 vengono dal 
    Daimònion.
 
    
    Giuseppe - 12 Novembre 2004 
 
    GIACULATORIE
     
    Tu sei tutto e io sono nulla,fai fiorire la mia anima brulla.
    Sei Tu Signore l’unico mio bene,che dai sollievo nel dolore e nelle pene.
 
    AmarTi importa,Tu non chiudi mai la porta.
 
    Fidarmi di Te,per farTi spazio in me.
 
    Nelle Tue mani mi affido,come un piccolo uccello nel nido.
 
    Vieni Santo SpiritoSaziaci d’infinito.
 
    Maria fiducia mia,dammi d’amarTi alla follia.
 
    Giuseppe - 5 Novembre 2004 
 
    CHIAMATI  
    Ci hai chiamati a lavorare alla tua vignanel fitto buio della notte.
 Noi addormentati: forse anime morte.
 
    Ne hai chiamati altrialle prime luci dell’alba.
 Noi li a zappettare l’erba.
 
    Hai portato energia nuovasole del mattino.
 Noi li in mezzo all’uva per farne vino.
 
    Sedersi a mensa,a mezzogiorno in tanti.
 Godere e magari farsi santi.
 
    Molti sono andati via,nel tramonto della sera.
 Noi li a seguirti luce vera.
 
     Giuseppe 
    - 1 Novembre 2004 
 
    INFINITI TONI 
    Linguaggio d’amore è il tuo 
    silenzio,invisibile ai miei occhi la tua presenza.
 L’anima rimane disorientata
 cerca chi da sempre l’ha amata.
 
    Non più dentro meoltre mille segni di te.
 
    Che poesia è la natura,tu potevi sommergerci di parole:
 l’hai inondata di amore.
 
    In ascolto profondo mi pongo,scavo fino in fondo,
 come un fiume
 mi attraversi
 nel tuo mare mi porti.
 
     Giuseppe - 26 Ottobre 2004
     
 
    GIOVANE D’OGGI 
    Dicono che fai partedi una generazione spenta,
 violentata dai mass-media,
 infarcita di consumismo.
 
    Smidollata nell’essere,infelice nell’avere,
 incapace nel fare.
 
    Dicono che preferisci aggregarti,tu inzuppato di solitudine.
 Svuotato di valori,
 bisognoso di amori.
 
    Ma oggi ti ho visto diverso.Uomo del Terzo Millennio.
 Non solo alla ricerca del piacere
 ma affamato di parole vere.
 Di pace, amore e gratuità,
 con tanta sete di libertà.
 Son brillati i tuoi occhi,
 non più strade senza sbocchi.
 
    Mille vie di Fraternità,una coscienza alla Reciprocità
 Giovane oggi tanto amato,
 di certo sei meglio del mio passato.
 
    Giuseppe - 
    18 ottobre 2004 
 
    IMMAGINANDO
    Bianchi, gialli e neri,storie e tradizioni che vengono da ieri.
 
    Uomini dal cuore duro?Popoli e lingue verso il futuro.
 
    London: questa sei?London: cosa sarai?
 
    Nel grigio tanto sudore,nel verde tanto amore.
 
    People 
    underground,bridging on the ground.
 
    London, nel cuore ti porto 
    anch’io,nel futuro una community in Dio.
 
    
    Giuseppe - dopo un viaggio a Londra, 14 
    Ottobre 2004 
 
    CERCANDO 
    Cercavo di raggiungerti,ma ho smarrito la strada.
 
    Desideravo vederti,e son rimasto cieco.
 
    Nel deserto chiamarti,ma non avevo voce.
 
    Perso nel caos,mi  amavi.
 
    Giuseppe - 
    14 Ottobre 2004 
 
    CONTEMPLANDO
    Nell’orto ti ho visto 
    agonizzare,mi hai insegnato ad amare.
 
    Ad una colonna soffrire,tutto si può offrire.
 
    Da spine coronato,come si fa a non esser donato.
 
    Ad una croce abbracciato,dar senso al dolore amato.
 
    Da ultimo morire,per risorgere anche nel patire.
 
    Giuseppe -14 Ottobre 
    2004 
 
    CASA DI ACCOGLIENZA "OASI DON 
    BOSCO" - ISPICA(in 
    occasione del II anniversario della fondazione)
    Hanno 
    bussato alla porta. 
    Altre 
    volte,  mille volte bussano alla porta.Per tutti qui è un andirivieni.
 Entra ed esce il dolore e la speranza,
 la tristezza e la gioia, la guerra di un cuore che anela la pace.
 
    In questa 
    casa si impara la grandezza della sofferenzae la si misura con la propria
 per scoprire che il nostro dolore
 è sempre più piccolo del dolore dall'altro.
 
    Qui, ho 
    capito che non c'è medicinaper la sofferenza che non ha fede.
 Che solo l'amore e l'accoglienza
 può ristorare e non ci sono guaritori.
 
    Hanno 
    bussato alla porta.  
    Sulla 
    soglia, ancora una volta,solo la figura di un ragazzo.
 Un uomo con la sua storia negata,
 le radici dei ricordi da tagliare,
 forse con un nome nuovo che si è dato per continuare a vivere.
 
    Qui, però, 
    non importa il nome,si viene e si è accolti nel nome di Cristo
 che ci ha chiamato solo con un unico  nome: Figlio.
 Qui, Cristo, bussa alla porta del cuore
 di altri uomini, fratelli chiamati solamente all'amore.
 
    Sarai, così, 
    Figlio, accompagnato per vie nuove di speranza,insieme ad altri uomini che hanno deciso
 per le fatiche della stessa strada.
 
    Potrai 
    spezzare lo stesso pane,pregando sempre con le tue parole
 un Dio diverso che è comunque Amore.
 
    
    Armando - 11 Ottobre 
    2004 
 
    UN PASSO DENTRO TE
     Il tempo si fermal’incanto rimane.
 Abisso d’amore
 Tu lì sull’altare.
 
    Il cuore anelae non solo il mio.
 Ci fai Uno
 Tu che sei Dio.
 
    Per noi vuoi che siaall’umanità protesa.
 Sposa di Cristo
 così la Tua Chiesa.
 
    Un frutto dai mille sapori,l’Amore di tutti gli amori.
 
    
    Giuseppe - 11 Ottobre 2004 
 
    MI CONSEGNO
    Come un acino si consegna al 
    torchio,così un frutto acerbo al sole.
 Un ruscello al suo mare,
 un figlio all’amore di madre.
 
    L’agire.Ogni parola,
 affidata ai vostri cuori,
 custodita nella vostra mente.
 
    Non più fragile germoglio al 
    vento.Ma piccola stella del firmamento.
 
    Mi consegno ad un disegno d’amore,
 insieme a voi,
 perché Lui sia tra noi.
 
    
    Giuseppe- 3 Ottobre 2004 
 
 PIAZZA DEL MIO PAESE
 
 Piazza del mio paese,
 quante storie di antica nostra povera gente
 sui tuoi piccoli sedili di pietra,
 lisciati lucidi dal tempo.
 
 Scuri berretti di piccola gente,
 lente nuvolette di fumo
 di accartocciate sigarette,
 magico intreccio di nodose dita,
 da veloce sberleffo di lingua appiccicate.
 
 Sento ancora l'acre aroma
 di un pizzico di trinciato,
 lentamente consumato da una pipa di canna.
 
 Tutto mi ritorna nella mente,
 ora che su quei sedili di pietra
 altra povera straniera gente siede,
 cullando sogni di sereni giorni
 nel ricordo di loro terre lontane.
 
 Armando - 25 Settembre 
2004
 
 IL DOLORE DEL 
    MONDO
    Era sospeso tra terra e cielo,il dolore del mondo.
 Nascosto da un velo,
 mostrato da un moribondo.
 
    Rimaneva negli abissi,non raggiungeva le vette.
 Dei volti crocifissi,
 delle parole non dette.
 
    Prima era così.Poi arrivò il Tuo si.
 
    S’apre il Paradiso.A chi oggi è deriso.
 A chi è nell’affanno.
 A chi ha subito un danno.
 
    Come una freccia da un arco 
    teso,vola il dolore del mondo.
 Se ho ben inteso,
 offrendo ed amando.
 
    
    Giuseppe - 24 Settembre 2004 
 
IL SILENZIO DEI VINTI
 Non posso che gridare il tuo dolore,
 come megafono del tuo silenzio.
 Il silenzio della tua umiltà,
 della tua semplicità tradita.
 
 L'umiltà zittita dall'indifferenza del potere
 che si vergogna delle povertà.
 La semplicità che male s'accompagna
 alle snobberie dell'opulenza.
 
 Cristo insegnami ad accogliere
 l'umile saio che veste il dolore
 e a dare la mia voce al silenzio dei poveri, vinto e disperato.
 
 Perdonami se gridare quei dolori
 potrà ferire anche chi è vinto dal suo stesso silenzio.
 Chi ormai pensa che non si può avere voce
 costretto ad abitudinaria povertà.
 
 Aiutami a portare la tua resurrezione
 a chi cammina con la morte accanto
 perchè qualcuno ha spento la sua vita.
 
 Non potrò che gridare il suo dolore,
 come megafono del suo silenzio
 anche se potrò sembrare maleducato
 nelle ovattate stanze del potere.
 
 Armando - 22 settembre 
2004
 
 CANTO 
    DELL’ANIMA
    Attraverso la goccia di una 
    lacrima.Ti guardo.
 Nel silenzio del mattino.
 Ti ascolto.
 Nel fruscio delle foglie.
 Mi avvolgi.
 
    Dall’odore del campo.Raccolgo il tuo profumo.
 Nel ruscello limpido
 Mi specchio.
 Nel tuo cielo immenso.
 Mi perdo.
 
    Così vorrebbe essere il mio 
    cuore.Uno spazio immenso.
 Così vorrebbe essere la mia anima.
 Un canto senza fine.
 
    Giuseppe - 3 Settembre 2004 
    
 
GRAZIE SIGNORE
 Grazie per avermi chiamato qui,
 lontano dalle luci della mia città
 per offrirmi il chiarore della luna e delle stelle.
 
 Grazie per avermi chiamato qui,
 lontano dai palazzi e dalle strade
 per regalarmi gli alberi e i campi.
 
 Grazie per avermi chiamato qui
 dove ho fermato la mia corsa
 per camminare sui tuoi passi.
 
 Grazie per avermi chiamato qui
 dove, nel buio della mia sera
 mi è bastato lo stoppino di un lumino,
 dal tuo fuoco eterno acceso.
 
 Armando - 28 Agosto 2004
 Campo estivo di formazione "Oasi Don Bosco"
 Montagna Gebbia (Piazza Armerina)
 
 
  
 LUNA
 
 Luna, regina della notte.
 
 Dolce candido viso,
 splendente nel tuo nero manto di stelle.
 
 Compagna di sogni e di tristezze,
 sospiro degli innamorati.
 
 Figlia di sereno tramonto,
 madre di sole nascente.
 
 Tu così bella,
 tu figlia del Creatore.
 
 Nascendo mi dai la buona sera.
 
 Armando - 29 Agosto 2004
 Campo estivo di formazione "Oasi Don Bosco"
 Montagna Gebbia (Piazza Armerina)
 
 
  E’ PASSATO 
    UN ANNO
    E’ passato un annoe sul volto qualche ruga in più.
 L’anima solcata dal dolore,
 da tanto amore.
 
    E’ passato un anno dal mare blu.
 Ora valli, vette e forse molto più.
 Un tiepido sole ha riscaldato il tuo cuore.
 Come flebile vento si è presentato il tuo Signore.
 
    E’ passato un anno.Di fronde, frutti all’insù.
 
    Verrà un annodi radici spesse all’ingiù.
 
    
    Giuseppe - 19 Agosto 2004 
 
IL MARE
 Mi sono fermato ad ascoltare il mare
 per capire quali son le sue parole.
 
 Racconta storie di gente come noi.
 
 Dolci sussurri e grida disperate,
 affidate a un'onda che li porterà lontano.
 
 Onde che baciano la sabbia,
 a volte dolci a volte burrascose.
 Raccontano l'armonia di grandi amori,
 la turbolenta follia di guerre insanguinate.
 
 Sono le storie di gente come noi
 che come onda ci spegniamo alla battigia.
 
 Armando - 13 Agosto 2004
 
 
 ANTICO AMORE
 
 Sono tanti gli anni di questo nostro amore,
 sguardi e silenzi parlano per noi.
 
 Per te sono l'artista che, già, su nuda tela
 sogna mondi colorati
 e dolci forme col pensiero trae
 da ignara grezza pietra.
 
 Se chiudo gli occhi, ovunque,
 ti disegno ed, in affronto al tempo,
 d'origine bellezza ti scolpisco.
 
 Tutto ciò e negli anni
 può sembrare antico.
 Vieni però e poggia la fronte sul mio capo,
 lascia che si bacino le rughe.
 
 Saranno gli occhi
 a portare al cuore
 brevi parole
 del nostro antico amore.
 
 Armando - 14 Agosto 2004
 
 ATTIMO 
    PRESENTE
    Non obliare.Non dimenticare.
 Non tralasciare.
 
    Fidarsi.Immergersi.
 Innamorarsi.
 
    Della volontà di Dio dell’attimo 
    presente. 
     Non resistere.Anzi persistere.
 Molto più. Vivere.
 
    La volontà di Dio dell’attimo 
    presente. 
    Incastonarsi.Uniformarsi.
 Trasformarsi.
 
    Nella volontà di Dio dell’attimo 
    presente. 
    
    Giuseppe - 8 Agosto 2004 
 DOVE
    Dove ristagna il potere.Ove permane l’orgoglio.
 Se ivi rimane l’ambizione.
 Chi manca?
 
    Dove è cronica la fame.Ove le note sono disarmoniche
 Se ivi il canto è senza musica.
 Chi ancora manca?
 
    Dove la parola  è muta.Ove la poesia non incanta.
 Se il gesto è inerte.
 Perché manchi?
 
    Comprendo.In me non manchi!
 
     Giuseppe - 4 Agosto 2004 
 NULLA E TUTTO
    Il nulla non ha sentimenti,il nulla non ha più pentimenti.
 Il nulla non ha emozioni,
 il nulla non ha più ragioni.
 
    Il tutto ha passato l’abbandono,il tutto è puro dono.
 Il tutto ha perso l’io,
 il tutto ha trovato Dio.
 
    
    Giuseppe - 29 Luglio 2004 
 
IO TI AMO
 Quante sono le parole?
 Una, due, dieci, cento, mille.
 
 Quanto son lunghe le parole?
 Tanto da essere catene.
 
 Quanto son belle le parole?
 Tanto da divenir bugie.
 
 Amo la nudità delle parole.
 
 Quando ci specchieremo, finalmente nudi,
 basteranno sole tre parole:
 io ti amo.
 
 Armando - 27 Luglio 2004
 
 
TI CERCO
 Quando crederò possibile per Te
 ciò che è impossibile per me
 Ti incontrerò, mio Dio.
 
Armando 
- 25 Luglio 2004  
 
 SGUARDI DI INFINTO
 
 Attraverso socchiuse stecche di persiane,
 verdi chiome d'alberi battute dal vento
 nell'azzurrità del cielo.
 Meraviglie di pennellate d'infinto.
 
Armando 
- 26 Luglio 2004  
 CREAZIONE
    Se l’abisso è ormai Infinito,se l’angoscia è diventata Certezza,
 se il disincanto si è mutato in Contemplazione,
 lo dobbiamo a Te.
 
    Se il buio è ormai Luce,se l’insipienza è diventata Sapienza,
 è perché Tu sei stato questo.
 
    Attraversare, travolti dal Tuo 
    Amore,ogni realtà, per essere nella Tua Realtà.
 
    
    Giuseppe - 18 Luglio 2004 
 
    UN DONO 
    Nel buio della notte Ti cercavo.Dietro la finestra Ti ammiravo.
 
    Pensieri travolgenti la mente,schiacciato, annullato semplicemente.
 
    Ti chiedo: perché?Mi offro per Te!
 
    Non esserci e nel cuoreesser solo Amore.
 
    Non più chi sono.Per tutti un dono.
 
    Giuseppe - 21 Giugno 
    2004  
 RICOMINCIO
    Ricominciodal fallimento,
 dal tormento.
 
    Ricomincio da ieri, tempo passato,
 nel domani, tempo donato.
 
    Ricomincioda dove ero,
 dove sarò.
 
    Ricomincio dal dolore,
 nell’Amore.
 
    Ricomincioda te, Maria!
 
    Giuseppe - 12 Maggio 2004 
 
LA MONTAGNA E IL MARE
 Cosa sarebbe il mare azzurro senza il cielo
 e la terra senza le montagne.
 
 Qui in questa oasi e terra di Sicilia,
 avevamo il mare e il cielo;
 mancava la montagna del nord.
 
 La montagna con i suoi silenzi,
 la fredda notte che riunisce i cuori
 al calore della fraternità
 che affronta le intemperie.
 
 Mancava la montagna che resiste
 ai colpi di ventura.
 Mancava la montagna che, paziente,
 subisce le valanghe della vita
 e gelosa custodisce,
 nel suo freddo grembo d'inverno,
 il seme che dirà ch'è primavera.
 
 Sì, mancavi tu Domenico.
 
 In occasione del 
Compleanno di Domenico - 14 Maggio 2004
 
 
PICCOLI AMORI
 Amo la goccia che scivola sul vetro
 e le quattro piccole formiche in fila.
 Amo il papavero del campo
 ed il raggio di sole che trafigge il buio.
 
 Chiedimi adesso
 se mi piace il mare,
 se l'universo
 ed il sole intero.
 
 Ti dirò di sì.
 
 Non chiedermi mai se t'amo.
 
 Chiedimi se con me
 porto sempre i tuoi occhi,
 le tue mani
 e il piccolo neo che hai sul viso.
 
 Ti dirò di sì.
 
 Armando - 10 maggio 2004
 
 
  
 
    Simon ed Emily
    Simon lo conosci da tanto,Emily altrettanto.
 
    Oggi giovani, ieri bambinicon dolori che non son problemini.
 
    Un padre addolorato ti ha 
    chiamato,una madre angosciata ti ha cercato.
 
    Hai provato a trovarli anche tu.Ma i loro volti han desiderato sfuggirti e più.
 
    Spenta l’una, confuso l’altro.Hai provato ad amarli e offrigli quant’altro.
 
    Emily ferita da rapporti filiali 
    mortalmente.Simon distrutto oltre ciò che è normalmente.
 
    Nel cuore li hai ricordati,a Maria li hai consegnati:
 Simon ed Emily.
 
    
    Giuseppe - 25 Aprile 2004 
 STAGIONI
    Inverno dal vento freddo e cielo 
    grigio.Carico di nuvole di pioggia.
 Inverno di ghiaccio interiore
 ma anche di buio esteriore.
 
    Primavera dai profumi intensi e 
    dai mille colori.Rondini che sfrecciano in cielo.
 Primavera inondata dal Tuo calore
 ma anche da frutti di nuovo sapore.
 
    Afosa Estate e calda.Di luce abbagliante il mattino.
 Estate vissuta di corsa,
 da chi ha posto in Dio ogni sua risorsa.
 
    Autunno dalle foglie buttate al 
    vento.Inzuppato di rugiada e nebbia.
 Autunno dove più non sei
 per essere quel che sei.
 
    Stagioni del creato,ma anche dell’Increato.
 Stagioni della Terra,
 ma anche del Cielo.
 
    Stagioni dell’uomoma anche di Dio fatto uomo.
 
    
    Giuseppe - 22 Aprile 2004 
 IN CERCA DI 
    TE
    Dopo esserti donato cosa ti 
    rimane? Ti trovi affamato e senza un pezzo di pane.
 
    Dopo esserti speso stamani,resta la solitudine nelle mani.
 
    Quando gli altri hanno visto 
    grazie ai tuoi occhi.Ti trovi in un mare dove più non tocchi.
 
    Forse perché gioia cercavi?E dentro sperimenti che più non amavi!
 
    Di colpo una sensazione di 
    caldo. 
    Luce che da dentro illumina lo 
    spazio di fuori,il mio e quello di mille altri cuori.
 
    
    Giuseppe - 18 Aprile 2004 
 ICEBERG
    Immensa montagna di ghiacciospostarti non posso, che faccio?
 
    Maestoso sei alla vista,anche se la tua stazza lontano dista.
 Provo a frammentarti,
 quante cannonate desidero darti.
 
    Iceberg, a volte mi fai paura,la tua pelle è troppo dura.
 
    Da Nord a Sud la corrente ti 
    trascina,ma viaggi stavolta come dentro una piscina.
 
    Un raggio di sole ha bucato la 
    tua corazza,e ti ha sciolto come zucchero dentro una tazza.
 
    Dal tuo interno qualcosa è 
    sgorgato,vita per pesci, coralli o amor donato.
 
    Iceberg, adesso so come 
    spostarti.  
    E anche se da solo non ce la 
    faccioinsieme ad altri ti abbraccio.
 
    Giuseppe - 16 Aprile 
    2004  
 
    CRISTO ALLA COLONNA 
    All’abbraccio serrato della 
    folla,tra i colori dei vestiti a festa,
 la prima bomba
 la tua immagine annuncia ai tuoi fedeli.
 
    Viva Lu Patri.  
    Dalla tua chiesache profuma ancora di velato incenso
 ti consegni, così,
 ai voti e alle speranze della gente.
 
    Tutto in Te si conclude e 
    rinasce,come di primavera antica festa.
 Attesa di rigogliosi frutti.
 
    Palme di Gerusalemme al ventodanzano colorati drappi di stendardo.
 Imperiosi i vessilli alzati al cielo.
 
    Viva Lu Patri. 
    Farfalle di colorati fazzoletti,al collo di giovenette schiere,
 segnano e iniziano
 la strada tua di fede.
 
    E poi candidi sai e rossi 
    mantelli in spalla:crisma di appartenenza,
 vanto da mostrare altrui,
 cuori devoti,  colmi del rosso sangue Tuo.
 
    Viva Lu Patri. 
    Occhi di bimbi pieni di colori,in essi ancora solo l’emozione;
 in altri s’agita e dentro freme
 passione di accalorata fede.
 
    S’alza, infine, lo sguardoalla tua effige di dolore.
 Tutto si placa e si confonde
 nel patente contrasto
 con la tua umana, martoriata nudità.
 
    Muti,  ci trasformi e ci redimi.Patri.
 
Armando - 8 Aprile 2004 
(Giovedi Santo) 
 NEL TUO 
    CALICE
    Nel Tuo calice ho messo il 
    dolore mio e l’altrui errore.
 
    Una città che attendedi essere amata sempre.
 
    Una società globalizzatama anche all’unità candidata.
 
    Una Chiesa-comunità alla ricerca di identità.
 
    Nel Tuo calice ho messo tedio, 
    tristezza e noia, ma anche la mia e l’altrui gioia.
 
    Nel Tuo calice ho messo me,per non essere più io e diventare Te.
 
    Giuseppe - 29 Marzo 
    2004 
 FIDARMI DI TE
    Mi hai preso per manolungo sentieri scoscesi.
 Posso fidarmi di Te?
 
    Mi hai fatto conoscere i Tuoi 
    “Disegni”. Comincio a fidarmi di te.
 
    Hai illuminato la mia stradanel buio della sera.
 Hai riscaldato il cuore
 nel gelo della vita.
 Confido in Te!
 
    
    Giuseppe - 24 Marzo 2004 
 IL TUO AMORE
    Il Tuo Amore è immenso,fiore dal profumo intenso.
 
    Il Tuo Amore mi è vicino lungo il mio cammino.
 
    Il Tuo Amore è  infinito,riscalda il cuor sopito.
 
    Il Tuo Amore è misericordiain mezzo alla discordia.
 
    Il Tuo Amore è unità,esperienza di Trinità.
 
    Se il Tuo Amore cercherò,Amor diventerò.
 
    Giuseppe - 12 Marzo 2004 
 ALTA VETTA 
    Alta vetta che ti ammiro 
    all’orizzonte, chi salirà il tuo monte?Candida neve che lo copri fino alle pendici, chi mai sarà bianco come tu 
    dici?
 Verde bosco che ripari dalla 
    calura, potrò mai 
    sconfiggere la mia arsura?
 
    Seguimi! 
    Dissetato alle Tue sorgenti
    son acqua tra le genti.Tralcio alla Tua vite son 
    vino di anime contrite.
 Infuocato dal Tuo amore cerco ogni dolore.
 
    Eccomi!
    Giuseppe  - 5 Marzo 2004 
 A MARCO
    Fragile germoglio spezzato dal 
    vento.Ti ricordo col biondo riccio che cadendo davanti agli occhi era un 
    impiccio.
 Giovane sposo ti ho perso di vista, anche se adesso sei arrivato in fine 
    alla pista.
 Un ultimo atto hai voluto donarci.
 Un insegnamento darci.
 Credere all’amore anche nel dolore.
 Ti saluto Marco dal cuore d’oro, anche in mezzo a fiori e a corone di 
    alloro.
 E se adesso sei lontano, dì ai tuoi che in cielo Gesù ti ha preso per mano.
 
    Giuseppe - 5 Marzo 2004 
 FIGLIO IN 
    MADRE
    Indifeso nel tuo grembo,frutto di un errore
 o di un atto d’amore.
 Accoglimi.
 
    Ho il cuore e la manina piccina,ma saluta già te mammina.
 Accoglimi.
 
    So che papà è frastornatoma io son frutto dell’amor donato.
 Accoglimi.
 
    Che gioia vedervi insiemeanche se siete nella  prova e il cuor geme.
 Accogliamoci!
 
    
    Giuseppe - 21 febbraio 2004 
 FIORI DELL’UMANITA’
    Lacrime incontrate nel presente,pensieri strazianti la mente.
 
    Anime nel cammino duro,volti di speranza consegnati al futuro.
 
    Radici che navigano nel finito,fronde che si levano all’Infinito.
 
    Semi nel terreno della vita.che in te Maria, son fiori tra le dita.
 
    
    Giuseppe - 15 Febbraio 2004 
 
    TI AMO
    Ti ho dato appuntamento alla fontana, sei venuta incontro all’amore,
 leggiadra danzando sulle tue scarpe nuove.
 
    Seduti sul bordo d’acque chiare,muti in groppo di parole,
 in turbinio di pensieri e d’emozioni.,
 solo lo scrosciare di zampillo.
 
    Gli occhi tuoi bassisull’acqua che fa specchio del mio viso.
 
    I miei occhi sul tuo volto d’amore illuminato.
 
    Nasce dal silenzio il nostro amoree sono gli occhi a svelare il cuore.
 
    Armando ...per Pina 
 
ESISTERE 
Tutto si compietra un vagito
 e un lamento
 
Armando - 12 Febbraio 2004 
 
SASSI 
Irti, colorati, giovani sassi.E poi lisci, levigati, bianchi, trasparenti, consumati.
 Lentamente ridonati al mare
 dall'inarrestabile fiume della vita.
 
Armando - 12 Febbraio 2004 
 PERDER SE
    Se io mi perdo in lui, se lui si 
    perde in me, cosa ne sarà di noi? 
    Ma se io mi perdo in lui, ma in 
    Te, come Tu ti sei perso in me,so cosa saremo noi! 
     Giuseppe - 08 Febbraio 2004 
 LABOR
    Carte nel caos, fantasmi che si 
    aggirano nel vuoto.Corpi che si cercano e si apprezzano del nulla.
 
    Il fisico ne risente, lo stress 
    aggredisce, la mente si imballa, il cuor resiste. 
    Pazienza come incenso, un 
    sorriso da donare, amor che si fa ascolto e luce nella legge. 
    Laborche accompagni l’uomo fin dal suo apparire in terra.
 Labor
 che Tu hai scelto per portarci in cielo.
 
    
    Giuseppe - 04 Febbraio 2004 
 
33 ANNI 
33 anni sono il massimo della 
perfezione.Sono due volte l'espressione del numero perfetto: 3
 Sono anche il numero degli anni del Padre Eterno nel suo massimo splendore;
 non perchè Lui è morto da uomo, piuttosto perchè è risorto come Dio,
 regalando all'uomo la stessa divinità.
 
Tu quindi compi gli anni perfetti.Gioisci per questa opportunità e gioiscvi perchè altri, con te, vivono la stessa 
gioia.
 Auguri
 
 Armando - 3 Febbraio 2004
 (Dedicata a Seby nel giorno del suo 33° compleanno)
 
 TUNNEL
    Nel tunnel vedo la Luce, nel 
    gelo sento il Calore, nell’angoscia credo alla Speranza.
 
 Nel grigio mi illumino di Colore, nella tristezza avverto la Gioia,
 nella fatica il Ristoro.
 
    Sensazioni o vie di Maturità. 
    
    Giuseppe - 29 Gennaio 2004 
 AMICO MIO
    Cuori che si cercano, anime che 
    si incontrano.Parole che si raccontano, sguardi che si compenetrano.
 
    Amico mio, io e te in Dio. 
    Ti voglio un sacco di bene, 
    fratello dal DNA dell’unico gene.Fuoco acceso o come me tralcio del Cristo appeso.
 
    Amico mio, io e te in Dio. 
    
    Giuseppe - 21 Gennaio 2004 
 MARIA O 
    POESIA
    Se l’amor cantacanta per Te.
 
    Se il cuore palpitapalpita per Te.
 
    Se ogni lacrima sgorga lo è per Te Maria.
 
    Amor in Poesia,Poesia e Maria.
 
    Amor o Poesia che mi fa
 ogni giorno
 Te Maria.
 
    Giuseppe - 18 Gennaio 2004 
 
    IL BATTESIMO DI NATHALIE
    Piccola dolce creatura,figlia di acerbo, rapito amore.
 
    Frutto di fiammeggianti giovanili ardoriche al semplice destino legano i cuori,
 sfidando la ragione di chi
 soltanto al mondo affida il suo domani.
 
     Piccole bracciadi mamma bambina,
 t’offrono a Dio perché, creata,
 ne diventi figlia.
 
    Siamo a Natale e si celebra la vitadel Dio potente che si fece uomo,
 venendo al mondo nella semplicità del dono.
 
     Anche per te mancano splendidi pannie gli agi della vita;
 ti scalda il cuore
 la speranza di un ardito amore.
 
     T’ho perso uscendo dal portone,coperta in quell’unico cappotto
 che l’amore di una madre e il suo coraggio
 chiudono al freddo di uno scuro inverno.
 
    Per te la mia preghiera:d’oro divino ti rivesti il Cristo
 e t’accompagni l’amore suo potente,
 ora che nascostamente per il mondo fuggi,
 lontana dagli incensi, i flash e le candele.
 
    Armando - 18 Gennaio 2004  
      IO E TE
    Amor per la politica o 
    Fraternità,ricerca del bene o Verità,
 dono o Carità,
 io in Te,
 tutto Trinità.
 
     Giuseppe - 18 Gennaio 2004 
 
    CANDELA ACCESA 
    La vita come lo stoppino,che bruciando odora di essenza di pino.
 
    La vita come la cera,che sciogliendosi dà luce vera.
 
    La vita come una candela,all’insegna della Tua sequela.
 
    La vita……. 
    Io candela accesa,Tu con la tua mano tesa.
 Nel fumo della vita mi spendo.
 Nella fiamma Tua consumato mi accendo.
 
    
    Giuseppe - 5 Gennaio 2004 
 STORIE NELLA 
    STORIA
    Pagine sgualcite del mio librofatti, tradimenti e guerre di nero timbro.
 
    Tutto odora di storie di ieri.Ma tu Dio dove eri?
 
    Giovanni dal suo letto 
    d’ospedaledona lacrime di amor sponsale.
 E ogni attimo che passa
 una tappa nella vita che mai trapassa.
 Chiara immersa in mille discorsi,
 ma quanti rapporti o di santità percorsi.
 E poi Ro col suo inglese,
 da migliorare senza più attese.
 
    Storie di oggi. 
    Storia nera o bianca,Storia rossa o gialla.
 E’ proprio un panorama la vita
 dipende da come la vedi.
 
    Adesso so che c’eri!Oggi come ieri.
 
    
    Giuseppe - 4 Gennaio 2004 
 FIGLI
    Figli generati dall’amore,figli costruiti dal dolore.
 
    Figli allevati nella fatica,figli immessi nella vita.
 
    Figli che ti sputano in faccia,figli che attendi tra le braccia.
 
    Figli amati,ma anche figli donati
 a Dio che li protegga,
 a Maria perché la vita non li sommerga.
 
    
    Giuseppe - 29 Dicembre 2003 
 
LITURGIA DELLA VITA 
    Luci nella città.Ombre sulla mensa di chi non ha.
 Stelle filanti o cadenti.
 Mille auguri invadenti.
 Cerimonie della vita.
 Folclore  e allegria,
 fatica e frenesia.
 
    Opulenza della vita.Angoscia nascosta.
 Solitudine che cerca risposta.
 Liturgia della vita.
 
    
    Giuseppe - 26 Dicembre 2003 
 
  
    
    NATALE 
    
    Ad oriente spunterà l’Astro nascentee sarà nuovo giorno di speranza e desideri.
 
    
    Nebbia di fumosi sogni cadrà,chiaro l’orizzonte della vita.
 
    
    Luce possente cui desioso sguardo s’arrendenell’impenetrabile mistero di splendore.
 
    
    Tu caldo respiro dell’umana gente,soffia e dissolvi minacciose nubi del tramonto.
 
    Notte sarà di chiare stelle 
    Armando - 24 dicembre 2004 
      
OSTELLO DEL VIANDANTE 
Sulle 
strade un camminante va con la sua pelle nera.Ostello del viandante, che accogli chi è 
straniera.
 
 Ma chi sarà mai?
 
 Ho studiato tanto e porto un cuore d’incenso.
 Cerco amici soltanto a cui donare l’Immenso.
 
 Forse so chi sei!
 
Nell’attimo fuggente vola la mente.
Ma nel viverlo intensamente si apre il Paradiso certamente.
 
Giuseppe - 23 Dicembre 2003 
 
UNICA VIA
 Mistica della Croce
 Mistica di Gesù tra noi
 Mistica di Maria
 Tutto Unica Via
 
Giuseppe - 16 Dicembre 2003 
 SARA
    Candido vestito dal colore 
    indefinito.Volto radioso nel sogno luminoso.
 
     Ma tu sei Sara!?  
    Nella stanza la luce illumina il 
    tuo viso,e una finestra si apre al Paradiso.
 
    Ma dove sei stata? 
    Vengo da un Amico e andando 
    nel Bene ti dico:adesso non ho più bisogno, anche se questo è un sogno.
 
    Nel miraggio della mattina mi 
    sembra che la realtà sia vicina. 
    
    Giuseppe - 15 Dicembre 2003 
 
L’ALTRO 
    Albero possente che lo accogli 
    sotto i tuoi rami.Lui inzuppato dalla pioggia battente,
 aspetta un amico a cui consegnare il suo cuore gemente.
 
    Tempo eterno è l’amore.Roccia di dura consistenza.
 
    Loro affogati nel fango della 
    vita,attendono una spalla su cui reclinare il 
    capo.
 
    Tempo eterno è l’amore.Vento del mattino.
 
    Lei angosciata dal dolore dei 
    figli,chiama amore e amor risponde.
 
    Tempo eterno è l’amore. 
    Giuseppe - 13 Dicembre 2003 
 CORRENDO CON 
    TE
    Brezza fredda d’inverno,buio d’intorno,
 sul volto assonnato dal precoce risveglio.
 
    Corro, corro senza di Te. 
    Luce sfuocata,nell’alba da nubi soffocata.
 
    Corro, comincio a correre con 
    Te. 
    Sole di primo mattino,in un cielo adamantino.
 
    Non più corro, ma volo in Te. 
    Giuseppe - 9 Dicembre 2003 
 
LAMPI DI BUIO 
Lampi di buio nell’abisso dell’anima
 Buio di Luce
 nel Cielo dell’Anima
 
Giuseppe - 5 Dicembre 2003 
 LA SORPRESA
    Legna sul fuoco,cosi la mia giornata.
 
    Incenso che si spandeoltre il braciere del mondo.
 
    E’ una sorpresascoprirTi nei dolori della vita.
 
     Mi giro, mi rigiro,cercando la soluzione.
 
     Ho capito.  
    DarTi il mio Si incondizionato.Non fermarmi.
 
    E’ una sorpresascopriTi nella gioia della Vita.
 
    Giuseppe - 22 Novembre 2003 
 RETE D’AMORE
    Alberi spogli.Venti senza soffio.
 Frutti immaturi di un giardino disseccato.
 
    Così noi senza Te. 
    Sale insipiente.Lievito senza fermento.
 Pioggia priva d’acqua incapace di dissetare.
 
 Così noi senza Te.
 
    Nodi di una rete d’amore.Strumenti nelle Tue mani.
 Partecipi dei Tuoi disegni sull’umanità.
 
    Così noi in Te. 
    Giuseppe 16 Novembre 2003 
 
    
    FONTE 
    Sorgente zampillanteche disseti l’aridità
 del mondo
 sei Tu:
 
    Gesù Abbandonato! 
    Giuseppe - 
    Catelgandolfo 8 Novembre  2003 
 
    
    TERRA IN CIELO  
    Umiltà è perdermi in Te. Migliorarmi è non 
    pensare a me.
 Gettar da parte il mondo mio,
 lasciarmi vivere da Dio.
 
     Sentimenti ed emozioni,sogni 
    e riflessioni,
 purificati dal mio dolore,
 clarificati dal 
    Tuo Amore.
 
    Orgoglio in umiltà,miseria in santità,
 cominciando di qua
 e finendo di là.
 
    Giuseppe - 4 
    Novembre  2003 
 HO FAME, HO 
    SETEHo fame di unità
    e non di obbedienza
    Ho sete di obbedienza
    nell’unità
    Giuseppe 
    - 2 Novembre 2003 
 
ORE VENTI
 N'aviti carricu?
 Zittu nun si parra a primu giru.
 Ma siti furtunatu cu li carti.
 Oh! Talia, talia, chi ci trasiu.
 'mpari, quattru punti e siemu fora.
 
 Lenta la campana della piazza otto colpi rintocca.
 Ore venti al bar.
 Scorrono, distratte e solitarie,
 immagini di lontano dolore
 e, da quell'angolo alto del bar,
 tra chiacchere e fumo,
 sincopate, puntuali, ululano sirene.
 Altre partite di morte,
 gracidii di mitraglie,
 fumo di cannoni.
 Passatempo di chi il mondo
 ha scommesso per gioco.
 
 Armando - 2 Novembre 2003 
(Giornata dei defunti)
 
 UN SOGNO NEL 
    CASSETTO
    Aveva un sogno nel cassetto,esser mamma e dar tanto affetto.
 
    Ma nascosto in cuor 
    evidentemente vibrava un piccolo segreto intensamente.
 
    Un giorno la sua casa si svuotò,e l’ amor Ella donò.
 
    Dieci anni appassionatia servirLo nei diseredati.
 
    Amica per la gioventùma anche donna di virtù.
 
    Nell’attimo fuggente Ella 
    indomita avanzae a tutti gli affannati dà speranza.
 
    E se nella gioia di ieri c’erano 
    i tuoi, oggi, domani e sempre ci saremo tutti noi.
 
    A Pina Gerratana nel suo 53mo  
    compleannoGiuseppe e Rosacarmen 
    Dipietro - 29 Ottobre 2003
 
 TRA DUE AMORI
    Oltre l’altare Tu appeso ad un 
    legno.Di qua c’ero io che mi sentivo indegno.
 
     Oltre l’altare Tu Cristo vivo.Di qua c’ero io che soffrivo.
 
    Tra due Amori mi chiamavi a 
    seguirTi,ed io che resistevo nell’amarTi.
 
    Quando Unico Amore mi sei 
    apparso,in Te mi sono immerso.
 
    Giuseppe 24 Ottobre 2003 
 CANTO DI 
    GRAZIE
    Nella fatica della giornatamisero mi presento.
 Carico della polvere del cammino,
 mi consegno.
 
    Lasciarmi vincere,non resistere al Tuo Amore.
 Vengo con in mano
 il mio niente.
 
    Desiderio profondodi non esserci.
 Immergermi,
 fidarmi del Tuo Amore.
 
     Sale dal cuoreun canto di grazie in me.
 E da chi desidera entrare in Te,
 Voragine d’Amore.
 
     Giuseppe 17 Ottobre 2003 
      
A MIA MADRE
 Come sole
 che calando al tramonto,
 stanco, l'avvolge tiepida sera,
 riposo.
 
 Corre lontano il ricordo
 e il tenero capo
 poso sulle tue ginocchia.
 E mi accogli
 sul tuo grembiule
 che odora di pane.
 
 La tua carezza
 racconta in silenzio
 l'amore grande di madre.
 
 Armando - 10 Ottobre 2003
 
 GIOCO 
    D'UNITA'
    Quando la strada si fa dura,e il tuo fiato è affannato.
 
     Quando hai visto gli altri 
    soccomberedietro il peso dei loro dolori.
 
    Imbarbariti i rapporti dal dio 
    Denaro.Inveleniti dalla sete di Potere.
 
    Arrivi Tu che ci fai:Uomini della Speranza,
 Luci del Mattino,
 Pane Eucaristico di ogni uomo,
 Energia positiva dell’Umanità.
 
    Consumati in Te, Tu consumato da noi.
 Per sempre!
 
    Giuseppe - 8 Ottobre 2003 
 
PERDERSI
 Perdersi nella Tua Immensità.
 
 Io, uomo delle grotte e del cielo:
 curvo, dritto, con le ali.
 
 Io del poco, del molto,
 mai del tutto.
 Respiro e anelo questa Immensità
 che mi affascina e mi perde.
 
 Dove sei, cosa sei?
 
 Sei la Regola del caos
 che a frammenti si svela.
 
 Ordine meraviglioso
 di questa Immensità
 dove perdendomi Ti trovo.
 
 Armando - 5 ottobre 2003
 
 AMORE GRANDE
    Quanto ti dovrò amare? 
     Fino a quando i tuoi occhi di 
    odiotorneranno sguardo d’amore?
 
    Fino a quando le lacrime della 
    tua tristezzasaranno spente e tornerai a gioire?
 
    Fino a quando la vergogna dei 
    tuoi occhi bassisarà serenità del mio perdono?
 ........ 
    Fino a quando avrò imparatoa piangere del tuo dolore.
 
    Armando - 27 settembre 2003 
 ALFABETO 
    D'AMORE
    Amo 
    e ho Bisogno 
    di essere amato.
 Cuore 
    di carne,
 Deciso 
    a donarmi,
 E 
    arrivare
 Fino 
    a
 Gesù.
 Ho 
    trovato
 In 
    Te la
 Luce
 Mia.
 Non 
    solo
 Onnipotente, 
    ma
 Perdono 
    Sei!
 Quale
 Risposta
 Sarò 
    per
 Te?
 Unica
 Via 
    e ultima
 Zeta 
    rimani per me!
 
    Giuseppe - 19 Settembre 2003
 LIBERI 
    A ciascuno di noi è dato 
    scrivere anche una sola parolasul grande libro della storia dell’umanità.
 C’è chi ne ha 
    scritte e ne scriverà di meravigliose,
 capaci di suscitare emozioni e sentimenti d’amore e fraternità.
 C’è chi ne ha scritte e ne scriverà di tristi e drammatiche
 che diranno di lutti e disperazione.
C’è chi vorrà 
    che qualcuno o molti scrivanoquello che 
    lui desidera e impone.Che tu sia, 
    invece, colui il quale da la penna a 
    chi non ce l’ha e a chi l’ha avuta tolta,perché possa, 
    anche lui, scrivere le sue parole, anche sgangherate.
    Armando - 15 settembre 2003 
 DEBOLEZZA 
    DELL'UMANITA'
    Seduto accanto a un muro,a raccogliere il sole del mattino,
 attendi una chiamata che mai arriverà.
 
    Su un letto d’ospedalegridi forte il tuo dolore,
 aspettando un giorno di serenità.
 
    Triste e solo consumi la tua cena
 mentre gli anni passano
 e il domani verrà.
 
    Debolezza dell’umanità,ogni giorno stai qua.
 Debolezza dell’umanità
 che mi accompagnerà.
 
    Tolgo il velo del doloree mi appari Tu.
 Metto il fuoco dell’amore
 e sei sempre Tu.
 Debolezza dell’umanità,
 Viatico di santità,
 Potenza della vita,
 di qua e di là.
 Giuseppe - 
    12 Settembre 2003 
 
    RESURREZIONE
    Provo sempre 
    a guardarti così come stai su quella crocema lo sguardo non regge più di tanto.
 Sei proprio forte, mio Dio,
 ma non potevi scegliere di morire in altro modo?
 L’atrocità di questa morte,
 che solo mente d’uomo per Te  poteva immaginare,
 mi costringe a profonda umiliazione.
 Da Te mi sarei aspettato il miracolo dell’umana gioia eterna
 ed,  invece, Tu scegli di morire e morire così.
 Tutte le volte che ti incontro, mi disarmi, trafitto come sei.
 Noi uomini siamo abituati agli eroi: Tu scegli l’umiltà.
 Vorrei parlarti dei miei dolori
 e mi vergogno pensando a quanto è stato grande il tuo,
 e mi lascia ancora senza  parole.
 E’ facile pregarTi quando non ti ho davanti su quella croce: le parole sono 
    litanie.
 Di fronte a Te, su quel pezzo di legno, scoprendo la divina potenza del tuo 
    Amore che perdona,
 la preghiera di parole non serve più e non ho bisogno di chiederti niente
 se non la forza e la vita di questo tuo Amore, il resto non conta.
 La tua morte di croce, paradossalmente,
 mi da la spiegazione del mistero della resurrezione.
 La tua morte sta alla tua umanità, come la resurrezione al tuo Amore.
 E se il nostro più grande desiderio di uomini è essere amati
 Tu solo lo esaudisci se comprendiamo il significato della tua morte e della 
    tua morte di croce.
 Ecco perché di fronte alla tua croce non servono parole.
 
    (di fronte al Cristo in 
    croce in fil di ferro e lamiera che sta nell’Oasi don Bosco) Armando - 8 
    settembre 2003 
 COSA HO 
    SCELTO
    Una canzone, un palpito al 
    cuore. Un’immagine ed io mi chiedo.Cosa ho scelto?
 Un pensiero nella mente mi riporta a Te.
 Luce della mia luce, Anima della mia anima.
 Voglio vivere solo con questo dentro.
 Unico Segreto, unica Armonia che genera armonie.
 Sei Tu.
 Adesso la musica penetra l’anima, ed io mi sento dentro l’Anima.
 La canzone và e come una nota divento Musica.
 Ecco cosa ho scelto!
 Te.
 
    Giuseppe - 31 Agosto 2003 
 
    SARDEGNA 
    Terra, terra 
    amara e solitaria. Nel tuo irto e rugoso grembo accogli mestizie di pastori.
 Piccole greggi muovono, appena, stanchi orizzonti di sassi e nere coste;
 …e poi merletti di ficodindia colorati.
 
     E corrono, 
    per valli e per colline,perenni lamentosi mormorii di battute foglie al vento.
 
    Racconti di 
    dolore e di riscatto sui muri dei sobborghi tuoi,un pennello d’amore e di sangue disegnò.
 Dondolano lunghe antiche vesti di donne, e  in neri scialli lucenti,
 si accompagnano al ritmato passo di piccoli tacchi.
 
    Fieri i 
    penetranti sguardi nel pallor d’un viso.Tutto t’appartiene e ti ricorda quando, lontano, non sarò più tuo.
 
    Cara terra 
    di Sardegna. 
    Piangerò le 
    perle preziose del tuo mare,che avida prepotente voglia
 di forestiera gente, non amando, ti rubò.
 
    
     (in occasione 
    della gita in Sardegna) Armando - 22 Agosto 2003 
 
    L’AMORE COLORA L’ANIMA DI TE 
    Il mondo 
    come un vetro appannatonel nulla il Tutto, il Tutto donato.
 
    Che gioia 
    averti dopo giorni di arsurain un monte, in una valle, in una galleria oscura.
 
    Nel cuore 
    l’amore colora l’anima di Te.Essenza dell’unità Sei, dolore e strazio non più temei.
 
    Volti e 
    immagini sbiadite ma adesso colorite.Nel cuore l’amore colora l’anima di Te.
 
    
    Giuseppe - 19 Agosto 
    2003 - Ghilarza (OR) 
 
    
    A CHIARA 
    Nella vigna di Dio, 
    Egli ti caricò di un lavorio.Far di ogni chicco d’uva un saporoso vino con brio.
 Trentasei anni sono una tappa nella vita,
 anche 
    se non si contano più con le dita.
 Non importa in 
    quale posto lo si fa,
 anche se in terra sarda tutto questo un senso ha.
 Auguri Chiara da tutti noi compagni di viaggio o di gite,
 o come te, acini dell’unica Vite.
 
     Giuseppe - 19 Agosto 
    2003 - Ghilarza (OR) 
 
    SENILITA' 
    Rughe sul tuo volto spento in un 
    corpo in decadenza.Lamenti s’odono nella stanza.
 E tu che hai deciso di morire.
 Non più forza nelle tue gambe.
 Non più fiato nei tuoi polmoni.
 E tu che hai deciso di morire.
 Il tuo sguardo perso nell’infinito,
 cerca un cuore che lo ami.
 E tu che hai deciso di morire.
 Vivi e soffri nell’attesa dell’incontro.
 E il tuo Dio è lì.
 
     Cerchi attimi di serenità.E il tuo Dio è lì.
 
     Se vuoi puoi morire, nelle mani 
    di Dio, eterna felicità. 
    Giuseppe - 29 Luglio 2003 
 
    … IN QUEL TEMPO GESU’ DISSE... 
    Il tempo… e l’eternità.La temporalità umana e la divina eternità.
 Oggi, Caro Giuseppe, festeggiamo un attimo del tuo tempo: i tuoi quarant’anni.
 
    Auguri! 
    Nell’umana razionalità, 
    accompagnata da stupida furbizia, abbiamo pensato di festeggiare tra noi  il tempo.
 Ci siamo resi capaci di gioire, paradossalmente, per l’inesorabile scorrere 
    del tempo.
 Perché uomini, siamo allora davvero condannati all’effimera gioia 
    dell’attimo che fugge?
 Eppure, in Cristo, siamo stati redenti all’eternità.
 Ed allora, che  senso ha la promessa di un Dio che, immaginandoci  
    dall’eternità,
 ci costringa alla tristezza del tempo?
 E’ proprio un rompicapo.
 La risposta è in Cristo e nella Sua Parola:
 
    Parola di Vita Eterna. 
    L’invito a questa Sua Parola ci 
    apre all’eternità:In quel tempo, Gesù disse…
 Ma, quale tempo? … Ieri, oggi, domani?
 Il Nostro Dio, nella Sua Parola, è davvero  il Dio del tempo/eternità.
 Allora, vogliamo festeggiare i tuoi quarant’anni invitando la Parola di Dio 
    in mezzo a noi,
 per godere della gioia del tempo/eterno di Dio che, nel suo Amore, ci ha 
    fatto per l’eternità.
 Auguri
 
    (a Giuseppe in occasione dei 
    suoi quarant’anni) Armando - 26 Luglio 2003 
 
    ONDE 
    Onde 
    schiumeggianti che si infrangono sugli scogli,bambini che giocano sulla sabbia.
 Barche che luccicano all’orizzonte,
 anima che si perde nel tempo.
 
    Tu lì ad 
    ascoltare la mia voce.Tu lì prima e dopo di me.
 
     Quarant’anni 
    e nella mente immagini di vita.Mille compagni di viaggio e mille affetti consegnati al tempo.
 Tu lì ad ascoltare la mia voce.
 Tu lì prima e dopo di me.
 
 Voi qui ad ascoltare la mia voce.
 Voi qui ora e sempre e con me.
 
    
    (Giuseppe - 25 Luglio 
    2003) 
 
    
    NELL'UNICA LUCE 
    Ti passo accanto ogni mattina e ti sfioro 
    invano.Mille volte ti ho guardato ma non mi sono accorto di te.
 
    Silente stai dentro una nicchia 
    insignificante ai miei occhi.Non ti ho guardato, non ti ho sentito.
 Sorde le orecchie, cieca la vista, duro il cuore.
 
     Ma 
    un giorno hai chiamato ed io ti ho 
    sentito.Tu mi hai guardato ed io ti ho vista.
 Nell’anima una luce. Tutti nell’unica Luce.
 Tutti in te Maria.
 
    
    (Giuseppe - 16 Luglio 
    2003 - Festa di Maria SS. del Carmelo) 
 
    INCONTRARTI 
    Sono giorni che provo a 
    cercarTi, e non Ti incontro.  
    Sono istanti che passano, e non 
    Ti trovo. 
    Mi chiedo dove sei?Dove sono io?
 
    Nel volto di Katia,nel volto di un passante incontrato per strada,
 nel volto di chi attende di essere “guardato da mio-Tuo amore”.
 
    Provo a seguirTi, cerco di 
    raggiungerTi,è un mistero il Tuo amore.
 
    Accanto una Madre, accanto un 
    Amico, accanto Tu. 
    E’ il gioco dell’Anima, della 
    mia anima,è il desiderio di vederTi ,
 di .. incontrarTi in ogni istante della mia vita.
 
    
    (Giuseppe - 10 Luglio 2003) 
 
     AMARTI 
    
    Tenera gemma di fredde notti d’inverno,scaldata dal sogno d’averti bocciolo.
 
    
    Tra piccole foglieancora chiuso il tuo cuore
 da me atteso rosso d’amore.
 
    
    (Armando - 28 
    Giugno 2003) 
      
    SILENZIO 
    Silenzio, sentirti parlare dentro.Silenzio, vederti in un fiore.
 Silenzio, scoprirti in un raggio di sole.
 
     Amarti, in chi mi passa accanto.Amarti, nei fallimenti della mia giornata.
 Amarti, non in ciò che cerco in me.
 
    Silenzio, è ciò che chiedo.Silenzio, è ciò che sento.
 Silenzio, è ciò che vedo.
 
     Tu in me, io in Te.Noi in Te, Voi in noi.
 Silenzio, Amarti, ….
 Dio, Uno, Trino, dentro di me.
 
     Giuseppe - 23 Giugno 
    2003 
     
    METEORE
 Ci affacciamo
 per un attimo al mondo
 illuminati dall'Eterno Pensiero
 (Armando - 20 giugno 2003)
 
 LILLY
Piccolo 
    frutto di randagio amore,tenere mani 
    di cucciolo d’uomo,a speranza migliore e a certezza di vita
 le tue fragili membra,  donarono.
    Non certo i natali o il color 
    del tuo mantoma i tuoi teneri occhi hanno indotto all’amore.
 
    Reciproco affetto e dolce calorepuò nascere solo da cuore bambino,
 che nulla si chiede nel suo semplice amare.
 
    Non ci sono frontiere per chi 
    guarda nel cuore.E’ l’amar di  bambino che cambia un destino.
 
     Dedicata a tutti i cuccioli 
    innammorati.(Armando - 14 maggio 2003)
 
 MARIA 
    AUSILIATRICE 
    Scendi sera ti aspetto, pien di 
    stelle il tuo letto, cerco presto la mia, chè mi segni la via.
 Sale in cielo preghiera, d’ogni uomo che spera
 un domani migliore, un pezzetto d’amore.
    Madonna beata, Vergine amata,Tu sei la mia Stella, Tu sei la pù bella.
 Desiderio profondo, nel dolore del mondo,
 spunti un piccolo fiore, sollievo di un di cuore.
 
    Sono i piccoli segni, Sono i 
    piccoli impegni,che realizzano i sogni, ed i grandi bisogni.
 Madonna beata, Vergine amata.
 Ausilio del mondo, Il tuo amore profondo
 
    Se a pregare è ogni mente, il 
    cielo si accendeNella notte più scura, trovi  via più sicura.
 Chiara notte sarà, se d’amor brillerà.
 D’alba chiara preludio, Giorno nuovo di Dio.
 
    Madonna beata, Vergine amata,s’alza alto e mai tace, il tuo grido alla pace.
 (Armando - 24 Maggio 2003)
 Ai ragazzi dell’Oasi don Bosco in occasione della festa a Maria SS. 
    Ausiliatrice
 
      IO SONO LA 
    VIA, LA VERITA’, LA VITA
     Quante 
    strade ho percorso, quanti traguardi ho sognato, rimanendo, alla fine, 
    deluso.Oggi, Signore, ti incontro e, rigenerato, scopro che sei tu la vera Via.
 Quanti dubbi, quante domande, quante risposte negate.
 Oggi, Signore, ti incontro e, lavati i miei occhi, scopro che sei Tu la 
    Verità.
 Oggi, Signore, sento dentro la linfa di una nuova Vita.
 La Tua.
 (Armando - 14 maggio 2003)
 
 
    CARO 
    NICOLA... 
    Ci siamo 
    incontrati perché tu e noi avevamo in comune il desiderio di condividere la gioia della fraternità che,
 nel dare e ricevere indistintamente, ci fa dono di Dio.
 
    Nessuno 
    chiede, nessuno attende, tutti, guardando al Padre, capace del dono supremo del Figlio per noi,
 preghiamo perché le debolezze dell’uno siano consolate dalla preghiera 
    dell’altro,
 che a Dio chiede forza per tutti.
 Dio, oggi ti chiama e ci chiama a rinnovare questa testimonianza di 
    fraternità.
 Auguri Nicola
 (Armando - 2 maggio 2003 - Cresima di Nicola)
 
  
    INNO ALLA 
    VITA 
    Attorno a 
    una chitarra, una, due, tre note… si dissolve il silenzio e la triste 
    solitudine dei cuori.Timide parole seguono e canto diventano e il canto si fa inno.
 Il coro della vita si accende se una nota non resterà sola.
 (Vi trasmetto questa meditazione copiata 
    presso il convento dei frati minori di un paesino vicino a S. Giovanni 
    Rotondo - Armando)
 
 
    
    LA MIA OASI 
    Cerco, cerco, cerco.Cerco gioia nel deserto del mio cuore
 
    SOLO!SOLO!
 SOLO!
 
    La mia sete è una speranza.La mia fame un grande amore.
 
    SOLO!SOLO!
 SOLO!
 
    Ho percorso strade buie dove 
    sogni di grandezza sono incubi di morte.Ho puntato la mia vita come fosse una scommessa.
 La mia sete è una speranza.
 La mia fame un grande amore.
 Camminando per il mondo ho 
    guardato giù per terra
 e negli occhi di un fratello non ho perso mai lo sguardo.
 
    SOLO!SOLO!
 SOLO!
 
    Solo adesso,  steso a terra, ho 
    scoperto che c’è il cielo...piove grande la Speranza, c’è la manna dell’Amore,
 grande Oasi di gioia si fa largo nel mio cuore.
 La mia sete è una speranza.
 La mia fame un grande amore.
 Sono sporche le mie mani ma 
    invocano il Signore...
 Tu  fratello e vero 
    amico
 Tu Speranza, e Grande Amore.
 Tu sei Oasi di pace, che non 
    lasci mai da solo
 chi le mani tende al cielo, per spiccare un nuovo volo.
 
    NON PIU’ SOLO !NON PIU’ SOLI ! SOLI !
 
    Siamo, insieme, la Speranza,Siamo, insieme, il grande Amore,
 siamo insieme fratellanza se ci amiamo nel Signore.
 
    
    (Armando - 13 marzo 2003)  
NUOVO MATTINO
    
    Aprire gli occhi a un nuovo mattinoe cercare parole di preghiera.
 
    
    Ho cominciato a pregare, così come si 
    fa, prendendo a prestito preghiere di sempre
 e mi sono perso nella distrazione delle parole ripetute.
 
    
    Non erano parole nuove,come nuovo questo mattino.
 
    
    E’ difficile, Signore, pregarti con 
    parole nuove,quelle parole che portano il mio cuore nel tuo.
 Sono le parole semplici che non conosciamo più
 perché siamo difficili noi.
 
    
    Abbiamo preso l’abitudine a camminare
    con la testa bassa tra le cose del mondo:
 quelle cose che non sono poesia e bellezza,
 quelle cose che non ispirano
 e non conducono all’immenso.
 
    
    Ma stamattina, come ogni mattino, tu 
    Dio, mi apri un cielo nuovo ed io continuo a guardare le cose di questa terra e
 pretendo di pregarti con le parole di questa terra.
 
    
    Aiutami a pregarti con le parole 
    dell’immensità che sconvolge e trascina per la sua bellezza.
 
    
    Aiutami a prendere per mano chi, come 
    me,è per terra e aspira al cielo.
 
    
    Aiutami a pregare 
    
    Ringraziandoti, già,  perché mi hai 
    dato un nuovo mattino da vivere con tutti gli uomini
 che questo mattino guardano con me.
 
    
    Signore, non ho trovato ancora le 
    parole per pregarti.Sarà perché oggi non servono parole.
 
    
    (Armando - 6 marzo 2003) 
 
    BAGHDAD 2003 
    Sibilo straziante di sirenapreludio ineluttabile di morte
 
    Silenzi di pauramute preghiere di anime sospese
 giochi interrotti di bimbi
 
    Parole di Pacespente da sordo rumore di bombe
 
    La Speranza è il grido di chi è Madre
 
    (Armando)
 
 
  PENSIERI
     
    Pensieri, saette e tuoni della 
    mente.
     Libertà mi date chiuso tra le 
    mura,schiavitù  lungo spiagge solitarie.
 
     Culla dei miei sogni,nero incubo notturno.
 
    Il mio tutto, il mio niente a un 
    tempo.
 Possanza desiata, miseria umana.
 
 Mi dischiudete, chiara, divina e umana mia natura.
 
    
    (Armando - 12 Marzo 2003) 
    
      
    
    CHI SEI, MIO DIO 
    
    Se ti dovessi spiegare, mio Dio,direi che sei l’Universo
 E quel che l’Universo non è,  cos’è?
 Allora direi che sei il Creato
 E quel che il Creato non è, cos’è?
 Dirò che sei il Tutto.
 E quel che il Tutto non è, cos’è?
 Dirò che sei
 il  tutto e il niente, il possibile e l’impossibile, il bianco ed il nero,
 il finito e l’infinito e, ancora, dirò che sei…
 Sì  Tu Sei!
 L’hai detto Tu stesso, “Io sono colui 
    che è”
 Permettimi, almeno, Dio di dire
 che  sei la Sintesi d’una emozione.
 Sei Poesia
 
    
    (Armando - 12 Marzo 2003)
     
 
    PADRE NOSTRO, PREGHERO' COSI' 
    
    PADREGrazie per averci fatto figli tuoi e fratelli tra noi
 
    
    NOSTROGrazie per questa tua gelosia che ci vuole “tuoi”
 
    
    CHE SEIEterno presente
 
    
    NEI CIELITutto in tutto
 
    
    SIA SANTIFICATOGloria dell’Universo
 
    
    IL TUO NOMEVerbo di verità e  vita
 
    
    VENGA Speranza del presente
 
    
    IL TUO REGNOPace, giustizia, amore, libertà
 
    
    SIA FATTAAttesa e desiderio
 
    
    LA TUA VOLONTA’Amore che muovi e convinci
 
    
    COME IN CIELOPadre Celeste
 
    
    COSI’ IN TERRACristo degli uomini
 
    
    (Armando - 22 Febbraio 2003) 
    
      
    
    LA PAGA DEL SABATO 
    
    Seduti in fila,su quella vecchia panca di legno,
 crepata e nodosa come le loro mani.
 
    
     Schiene curve dalla fatica,visi bruciati dal sole,
 solcati come la terra.
 
    
    Accettavano mestila paga del sabato,
 il vino e il grano del padrone.
 
    
    Semplici storielle,aridi dolci mani carezzanti.
 
    
    Seduti in fila,costretti all’ossequio del padrone.
 Li giurai liberi e felici.
 
    
    Le mie bretelle di stoffa,le loro piccole giacche.
 
    
    Ricordo.
 E sogno semplici storielle,
 aride dolci mani carezzanti.
 
    
    (Armando - Anni 90) 
     
 
    
    FIGLI 
    
    Semi del nostro AmoreFiori del nostro campo
 Vi colorò Natura dei colori nostri
 Sintesi di bellezza, unica e diversa
 
    
     Voi,  nuovo profumo d’antico ceppoForte è il desio d’avervi, colti, accanto
 Freschi d’una eternità che,  per voi, s’anela nostra
 
    
    Ma siete belli su quel prato vostroPer frutti nuovi e nuovi semi al vento,
 v’ha destinato Dio in quel momento.
 
    
     Per Lui, tutti strumentoOgnuno, d’amore,  nuovo suo argomento
 Il Fine Suo, il nostro Eterno
 
 (Armando - Dedicata ai miei 
    Figli. Febbraio 2003)
 
 A GIOSY CENTO 
    VAGABONDO DI DIO
    A te, vagabondo di Dio,che per parlare agli uomini,
 a tutti gli uomini,
 hai messo la musica
 alla parola di Dio.
 
     A te, vagabondo di Dio,affido le mie mani
 perché, grandi, stringano altre mani:
 bianche, gialle, nere, tutte le mani.
 
    Mani strette a pugno per 
    colpire,mani tese per abbracciare,
 mani nude e povere per chiedere.
 
    Con te voglio girare il mondoper scoprire la musica di Dio
 che è pianto di bambino,
 goccia fresca che stilla,
 battito d’ali che sussurra.
 
    Perché le mie mani, le tue mani,tutte le mani, finalmente alzate,
 cantino l’universo dell’Amore.
 
    (scritta e dedicata a don Giosy 
    Cento. 26 Gennaio 2003 - Armando) 
 CIAO 
    FRATELLO…
    Ciao fratello… Ma che lingua 
    parli?Vorrei dirti che… Ma le mie non son le tue parole!
 
    Ti guarderò negli occhi, si 
    parleranno i cuori.Ti stringerò la mano, non sarai più lontano.
 Ho capito.
 Si può parlare una lingua uguale se si vuole amare.
 Un mondo amico noi faremo insieme e sarà “Pace” ciò che non so dire.
 Che importanza ha se non ti so capire.
 Tu chiami Dio come lo chiamo io.
 
    (a Giuseppe Di Pietro mentre si 
    viaggiava per Palermo parlando di Chiara Lubich e del mio desiderio di 
    sentirmi senza confini e senza frontiere  nella gioia di abbracciare il 
    mondo) 29 Gennaio 2003 - Armando 
 VIVIAMO LA 
    POLITICA
    C’è bisogno di vivere meglioC’è bisogno di una città migliore.
 C’è bisogno di un progetto di crescita nuovo.
 Tutto sarà possibile se tutti e ciascuno ci sentiremo impegnati ad essere 
    Cittadini,
 se saremo disponibili ad amare la nostra Città: a VIVERE LA POLITICA.
 Il colore diverso delle nostre idee: non più ostacolo al dialogo
 ma fattore di arricchimento e sviluppo per la collettività.
 E’ necessario ed indispensabile contribuire al “BENE COMUNE” condividendo
 Regole e perseguendo comportamenti che mettono al centro e come fine la 
    PERSONA
 UMANA, nella bellezza della sua diversità, la stessa Bellezza e Diversità 
    del Creato,
 così come ci è stato consegnato in uso.
 Non più “vivere di politica”: si corre il rischio di piegare il potere ai 
    propri bisogni ed ai propri fini
 Non solamente “vivere per la politica”: si corre il rischio di immaginare e 
    progettare
 Sogni o incubi per l’umanità.
 VIVIAMO LA POLITICA: ciascuno per contribuire a progetti di crescita, là 
    dove
 siamo chiamati a dare il nostro contributo secondo le nostre capacità,
 non negandoci anche al semplice diritto/dovere del voto.
 
    
     (In 
    occasione della presentazione del Codice di Comportamento per le prossime 
    elezioni amministrative ad Ispica) Gennaio 2003 - Armando 
 
    ALL’ASSOCIAZIONE “INSIEME” 
    NELL’OCCASIONE DEL DECENNALE
 A Voi,
 onde dello stesso mare
 che spiagge diverse ma altrettanto belle
 instancabilmente bagnate,
 portando concreti messaggi di solidarietà
 vogliamo dare vigore e forza
 in un naturale abbraccio
    che ci unisce e confonde.
    (scritta in occasione del 
    decennale dell’Associazione “Insieme”  per una targa celebrativa) Dicembre 
    2002 - Armando  
 
    
    QUANDO 
    Quando l’eco del dolore bussa 
    alla tua porta,quando anche la parola è diventata muta,
 quando ogni azione è diventata inerzia,
 quando ogni respiro è diventato morte,
 quando ogni suono è diventato silenzio.
 
    Quando…… 
    Allora sei Tu che ti rendi 
    presente e l’anima non può che riconoscerti!Vibrano le corde della vita,
 di quella vera che ci parli Tu, e che non ha mai fine.
 Vibra il cuore e anela a Te.
 Si Gesù.
 Come non seguirti per questa via che ci fa simili a Te, che ci fa Te.
 Stai potando l’albero anticipo di nuova Primavera.
 
    Giuseppe - 3 Ottobre 2002 
 
    INSIEME 
    Insieme nella vita,nasciamo dall'amore di un altro
 
    Insieme nella gioia,la solitudine è tristezza
 
    Insieme nel dolore,per alleviarne il peso
 
    Insieme nel perdono,capiterà di averne bisogno
 
    Insieme nella malattia,capiremo che siamo fragili
 
    Insieme nella ricchezza,nulla è mio per sempre
 
    Insieme nella povertà,capiremo quanto sia molto il nostro poco
 
    Insieme nella pace,quando, da me diverso, ti accetterò
 
    Insieme a teperchè da solo non ce la farò mai
 
    Armando 2001 
 
  
 Il poeta Armando Trigilia in tenera età...
  
  
   
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